I 50 lavoratori edili e gli impiegati delle aziende Acri ed Ellezeta, del gruppo sotto sequestro Virga di Marineo (Palermo), si sono riuniti oggi in sciopero davanti ai cancelli delle aziende per contestare la mancata corresponsione dello stipendio da tre mesi.
Da diverse settimane si registra una stato di quasi inoperatività dell’azienda e di difficoltà produttiva, che ha messo in ginocchio la forza lavoro. Dall’ultima riunione di tre settimane fa con l’amministratore giudiziario Giuseppe Privitera, il sindacato è in attesa della presentazione di un piano operativo delle attività aziendali, necessario per delineare una ripresa a pieno regime. Nella riunione, l’amministratore aveva anche rappresentato l’esigenza di mettere in cassa integrazione 15 lavoratori per gestire la fase di crisi aziendale.
Il segretario generale della Fillea-Cgil di Palermo, Francesco Piastra, dichiara che oltre alla “preoccupante” stasi organizzativa, “riscontriamo che non si è ancora proceduto con la comunicazione del piano di gestione delle eccedenze”, che era stato presentato dalle organizzazioni sindacali, con il beneplacito dei lavoratori. “Tutto questo ha un riflesso economico sui conti delle aziende. Chiediamo certezze sia rispetto al pregresso delle mensilità che alle prospettive occupazionali.”
Inoltre, aggiunge Piastra, “Le aziende sequestrate devono essere gestite giornalmente nell’ottica di un efficientamento produttivo e dell’aumento della redditività. Lo prevede il codice antimafia. Chiediamo che questa missione sia portata avanti nell’interesse dei lavoratori”, conclude il segretario.