Dopo la protesta dei dipendenti del ministero delle Finanze romene, che la scorsa settimana hanno bloccato tutta l’amministrazione del settore nel Paese, oggi incrociano le braccia i circa 200mila dipendenti statali del Paese contro il nuovo schema di retribuzione in discussione alla commissione Lavoro della Camera, dopo il via libera al Senato, e che la prossima settimana arriverà in aula.
I sindacati di settore hanno minacciato manifestazioni e scioperi a oltranza e prevedono che oggi si asterranno dal lavoro la maggioranza dei lavoratori dei ministeri, dei comuni e delle altre amministrazioni locali.
Secondo i sindacati, gli aumenti decisi dal ministro del Lavoro, Olguta Vaislescu, che costeranno 9,4 miliardi entro il 2022, non sono sufficienti e sono discriminatori. Gli incrementi, infatti, riguardano sindaci e vicesindaci, lavoratori del settore ambientale, del fisco e dell’istruzione.