Serve un piano straordinario per l’occupazione, orientato soprattutto ai giovani e alle donne. A chiederlo il neopresidente di Assonime, Maurizio Sella, in occasione dell’assemblea biennale dell’associazione. Secondo Sella “il governo potrebbe valutare la possibilità di firmare un memorandum di intenti con le autorità europee, con l’obiettivo di creare le condizioni per facilitare la ripresa dell’economia nel nostro Paese”. Per quanto riguarda i dettagli del piano, Sella cita “una maggiore flessibilità di ingresso al lavoro, sostenuta anche dall’allargamento dell’apprendistato; una moratoria fiscale e contributiva per le nuove assunzioni; forme contrattuali e sostegni specifici alle famiglie per favorire il lavoro femminile”.
Questi interventi, ha spiegato, “si possono effettuare con risorse limitate, tratte anche dal Fondo sociale europeo. Sperando che la Ragioneria dello Stato abbandoni finalmente, anche alla luce delle nuove formulazioni dell’articolo 81 della Costituzione introdotte con il fiscal compact, il criterio formale che richiede di trovare copertura anche a incentivi fiscali che non implicano alcuna minore entrata rispetto agli andamenti correnti”.
Maurizio Sella è stato nominato in mattinata presidente dell’associazione per il biennio 2013-2014. Succede a Luigi Abete, giunto al termine del suo secondo mandato e non più rinnovabile. All’assemblea ha preso parte anche il ministro dell’Economia, Fabrizio Saccomanni.
Il presidente uscente, Luigi Abete, ha preso brevemente la parola per sottolineato il carattere di Assonime come “istituzione volontaria: istituzione perché persegue interessi di natura generale, volontaria perché le imprese (industriali, bancarie, assicurative e di servizi), che ad essa liberamente aderiscono ritengono questa funzione istituzionale utile sia in senso generale sia nel loro stesso interesse lungimirante. Abete ha, inoltre, ricordato che una difesa finalizzata solo ad interessi particolari impedisce un consenso adeguato su un minimo comune denominatore da perseguire, indebolendo la capacità di interlocuzione con i poteri pubblici”. “Penso – ha aggiunto – che Assonime offra un’esperienza orizzontale di rappresentanza da valorizzare e da estendere. Il sistema delle imprese farebbe bene a definire una sede stabile di confronto sui temi generali di interesse, una vera e propria consulta delle imprese”.