Quella che si apre oggi si prospetta come una settimana densa di avvenimenti per ciò che riguarda le relazioni sindacali nel gruppo Fca-CnhI, ovvero per quelle imprese che, fino a poco tempo fa, venivano chiamate con i nomi più familiari di Fiat, da un lato, e di Cnh e Iveco, dall’altro.
L’appuntamento clou è quello che è stato già fissato a Torino per le giornate di giovedì 21 e venerdì 22. Una due giorni in cui Fca e i sindacati firmatari del cosiddetto contratto collettivo specifico di lavoro (Ccsl), cioè dell’accordo che dal dicembre 2011 ha sostituito il contratto nazionale dei metalmeccanici per le imprese dell’ex gruppo Fiat, riprenderanno gli incontri volti a definire il rinnovo dell’accordo stesso. E lo faranno puntando a chiudere le parti del negoziato ancora aperte.
Nell’aprile scorso, grande è stata l’attenzione mediatica intorno all’annuncio fatto dallo stesso Ceo di Fca, Marchionne, sull’introduzione di un nuovo sistema premiale volto a far crescere i salari dei dipendenti al raggiungimento di determinati obiettivi produttivi, a livello di singolo stabilimento, e di determinati obiettivi di rendimento, al livello dell’area geografica di cui l’Italia fa parte, la cosiddetta Emea (Europe, Middle East, Africa).
Ma l’intesa di massima su questa proposta, registrata il 17 aprile al termine dell’incontro fra azienda e sindacati firmatari, è una cosa; la sua sistemazione all’interno di un testo relativamente complesso. come il Ccsl, è un’altra. Negli incontri avuti successivamente dall’azienda con gli stessi sindacati firmatari nelle giornate del 6 e del 13 maggio, un accordo definitivo non è stato quindi ancora raggiunto. E ciò anche perché il salario è ovviamente solo uno dei capitoli di una trattativa che affronta diversi temi, dal sistema degli orari, con particolare riferimento alla modulazione dei turni di lavoro, all’inquadramento professionale. Anche se le novità più significative potrebbero essere quelle relative al tema delle relazioni sindacali all’interno del gruppo. Infatti, come anticipato da Gianluca Ficco, responsabile auto della Uilm, intervistato da Diodato Pirone su ilmessaggero.it, l’accordo dovrebbe prevedere una normazione non tradizionale rispetto al punto, assai delicato, di chi sia titolare del “potere di indire scioperi nelle singole fabbriche”. Potere che, in qualche modo, verrebbe ceduto dai sindacati firmatari a nuove strutture rappresentative da eleggere nei vari stabilimenti.
A rendere più mosso il quadro c’è poi il fatto che, parallelamente al negoziato condotto con i sindacati firmatari – e cioè con Fim-Cisl, Uilm-Uil, Fismic, Associazione quadri e capi, Ugl metalmeccanici – martedì 12 maggio Fca e CnhI hanno incontrato, sempre a Torino, una delegazione della Fiom-Cgil, ovvero dell’organizzazione che, non avendo firmato i tre famosi accordi definiti nel corso del 2010 e relativi agli stabilimenti di Pomigliano d’Arco (Napoli) e di Mirafiori (Torino), non ha firmato poi neppure il Ccsl. Il 12 maggio, la richiesta principale avanzata dalla Fiom è stata quella di condurre la trattativa attorno a un “tavolo negoziale unitario”. L’azienda ha tuttavia precisato, successivamente, che l’incontro con la Fiom non aveva un valore negoziale, trattandosi di un’occasione in cui l’azienda stessa si è limitata a fornire delle comunicazioni.
A tutto ciò si aggiunga che è ormai imminente una tornata elettorale che coinvolgerà via via tutti gli stabilimenti sia di Fca che di CnhI. Tornata che porterà alla elezione dei cosiddetti Rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza (Rls), una figura che deve la sua istituzione non alla contrattazione collettiva, ma alla legge. E va tenuto presente che a queste elezioni, oltre ai sindacati firmatari, concorrerà quindi la stessa Fiom. La quale intende cogliere l’occasione per mostrare la sua effettiva capacità di rappresentanza nell’universo ex-Fiat.
E’ proprio in vista dell’avvio delle elezioni degli Rls, che la Fim-Cisl ha organizzato una duplice iniziativa, con cui già oggi si apre la settimana. La Fim ha infatti convocato l’attivo dei delegati e degli attivisti del gruppo Fca-CnhI del Centro-Sud per lunedì 18 mattina a Roma, e quelli del Centro-Nord per la mattina di martedì 19 a Torino. Entrambi gli incontri sono basati sullo stesso schema: apertura del segretario nazionale responsabile per l’auto, Ferdinando Uliano, e conclusioni del segretario generale della stessa Fim, Marco Bentivogli. Gli appuntamenti sono, rispettivamente, all’Auditorium di via Rieti 13 quello di Roma, e presso la Sala Conferenze del Gam (via Galileo Ferraris 30) quello di Torino.
Due appuntamenti che, al di là della pur rilevante occasione elettorale rispetto alla quale sono stati convocati, avranno particolare interesse per capire che aria tira alla vigilia o, comunque, in attesa della conclusione di un negoziato che, come quello per il contratto di Fca e CnhI, potrà rivelarsi come particolarmente significativo, quanto meno, per la maggiore azienda manifatturiera del nostro paese. Un ‘azienda in cui lavorano più di 85mila dipendenti.
@Fernando_Liuzzi



























