Nei giorni scorsi si è riunito il coordinamento delle Rsu/Rsa dell’indotto Ast di Cgil, Cisl e Uil di Terni, “per affrontare – spiegano in una nota i sindacati territoriali Cgil, Cisl e Uil di Terni – i problemi ancora in essere: cominciano ad arrivare le prime avvisaglie di ristrutturazione delle aziende, ancora non registriamo procedure di mobilità aperte, ma le più piccole hanno cominciato a licenziare i lavoratori per mancanza di lavoro o a chiedere demansionamenti e/o tagli al salario, persino su istituti contrattuali indisponibili”.
Per i sindacati “non risulta chiaro ancora l’atteggiamento della ThyssenKrupp in merito alla riduzione del 20% del fatturabile, trasformato, sembrerebbe, in una richiesta di liberalità non certificata da parte degli appaltatori. Questa mancanza di trasparenza – continuano i sindacati – non è salutare per il sito e non preclude l’avvento di imprese non rispettose di leggi e contratti”.
Il Coordinamento delle Rsu7Rsa dell’indotto Ast, comunicano i sindacati, chiederà nelle prossime ore l’avvio di un confronto con le istituzioni locali (Regione e Comune) che in sede di accordo del 3 dicembre 2014 “si sono impegnate a mettere in campo soluzioni per difendere i livelli occupazionali e le professionalità dei lavoratori dell’indotto”.
“Il Coordinamento – conclude la nota sindacale – ribadisce, infine, la necessita e l’urgenza (come definito nel documento Cgil-Cisl-Uil sugli appalti Tk Ast) di arrivare ad un protocollo, che parta dalle vicende Ast, ma da estendere a tutto il territorio provinciale per definire regole certe e chiara in materia di appalti, coinvolgendo tutti i soggetti sociali ed istituzionali interessati a partire dalla prefettura di Terni”.


























