“Senza memoria non c`è domani. Non vogliamo dimenticare quello che è successo ad Auschwitz e negli altri campi di concentramento, quello che l’ideologia nazifascista ha prodotto nella storia dell’Europa e del nostro Paese: milioni di persone internate e uccise semplicemente perché ebree, tutto ciò non deve più avvenire”. Così il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, in occasione della Giornata della memoria.
“Oltre a ricordare – dice – abbiamo bisogno di praticare concretamente i valori della nostra Costituzione, combattere ogni forma di razzismo, estendere la solidarietà tra le persone, rafforzare la democrazia, garantire il diritto al lavoro a tutti e tutte. Questo esercizio di memoria deve essere praticato”.
Per Landini “essere antifascisti vuol dire stare dalla parte della Costituzione, questa è la battaglia che come Cgil e come mondo del lavoro vogliamo portare avanti soprattutto oggi con la gravissima pandemia che sta aumentando le disuguaglianze.
Ricordare – conclude – significa affermare ogni giorno una nuova idea di società e una nuova idea di democrazia con al centro la persona, la tolleranza, la giustizia sociale e la libertà”.
“Mai come in questo momento, in un mondo dove ogni giorno si moltiplicano episodi di razzismo, di intolleranza, di xenofobia è importante celebrare anche quest`anno il Giorno della memoria”. E’ quanto sottolinea in un editoriale sul quotidiano “Conquiste del Lavoro” la leader della Cisl, Annamaria Furlan.
“E’ giusto ricordare il 27 gennaio 1945 quando fu svelato al mondo l’orrore del campo di concentramento di Auschwitz, uno dei luoghi del genocidio nazista – scrive – sei milioni di ebrei furono uccisi durante quegli anni terribili. Una pagina drammatica della storia del novecento che nessuno potrà mai cancellare. Una ferita sempre aperta che fa inorridire. Ecco perché non bisogna mai dimenticare, far conoscere la tragedia dell’Olocausto alle nuove generazioni, attraverso il racconto di chi l’ha vissuto, come fa ogni giorno della sua vita Liliana Segre con la sua testimonianza, il suo coraggio, la sua profonda verità”.
Furlan aggiunge che “non c’è umanità senza libertà. Non c’è libertà senza rispetto per ogni persona. La democrazia, la tolleranza, l`eguaglianza sono valori da salvaguardare e trasmettere ai giovani. Dobbiamo ripartire dal significato profondo della fratellanza, vivere le differenze come una ricchezza, lavorare per il bene comune, come ci ha ricordato con grande lungimiranza Papa Francesco nella sua ultima straordinaria Enciclica. Questo è il modo per farci davvero costruttori di pace, di una società fondata sul rispetto della vita, della libertà e della giustizia che sono il bene più prezioso da custodire nella nostra esistenza”.
“Ricordare oggi perché non accada mai più”. Lo dice il leader della Uil, Pierpaolo Bombardieri. “Qualche anno fa la prima testimonianza della Uil ad Auschwitz attraverso il ‘Viaggio nella memoria’ insieme con 100 ragazzi da tutta Italia – prosegue – un progetto temporaneamente sospeso, ma che riprenderemo presto con tanti giovani. Per non dimenticare come l`essere umano sia riuscito ad abbandonare principi e valori di solidarietà e umanità”.
Per questo motivo “in una società in cui il disinteresse e la solitudine fanno da padrone e le diseguaglianze sociali sono diventate insopportabili – aggiunge – ci auguriamo che il seme che abbiamo piantato e condiviso con il nostro amico e testimone Sami Modiano serva a ricordare che la solidarietà e l`umanità sono valori che pratichiamo quotidianamente come organizzazione sindacale, ma anche come donne e uomini liberi e che ci daranno la forza di costruire un futuro migliore”.
TN