Nell’ambito della conferenza sull’acciaio organizzata dal Comitato europeo dell’acciaio di Industriall è stato posto alla attenzione di Industriall la situazione di Terni. Outukumpu ha, da un lato confermato la decisione di mettere sul mercato il sito stesso e dall’altro continua a mantenere un atteggiamento ambiguo sulla possibilità di scorporare parti dell’attuale ciclo produttivo di Terni.
La delegazione nel confermare la necessità che il sito industriale mantenga la sua unitarietà, e salvaguardi i livelli occupazionali diretti e indiretti, ha sottolineato come non sia chiara la strategia industriale della capogruppo e come appaia contradditoria la stessa posizione della Commissione antitrust della UE: infatti dietro la possibile cessione di Terni non si intravede una strategia industriale lungimirante in quanto la vendita potrebbe avvenire a favore di un gruppo asiatico o comunque extraeuropeo che porterebbe nel cuore dell’Europa un altro concorrente.
Inoltre, dicono i sindacati, “Terni rappresenta uno stabilimento tecnologicamente avanzato e in grado di reggere la competizione solo se mantenuto nella sua integrità e verrà assicurato nel caso di cessione che il possibile compratore abbia un profilo adeguato”.
E’ stato sottolineato come “i sindacati in Europa interessati al problema non possono muoversi in ordine sparso ma devono elaborare una strategia comune”.
Nel dibattito sono intervenuti i rappresentanti degli altri siti interessati da Outokumpu che hanno ribadito “l’assurdità di una situazione nella quale le produzioni europee sarebbero sottoposti a vincoli stringenti mentre gli altri gruppi globali possano scorrazzare liberamente”.
Industriall nel condividere la necessità, per il futuro, che venga sottoposta a riflessione la normativa antitrust europea, ha preso l’impegno di convocare una riunione con i sindacati dei paesi interessati dopo il 16 novembre. (LF)