Il 2013 sarà un anno “difficile e impegnativo”. Per riprendere la strada della crescita “dovremo affrontare e vincere, lottando, sfide importanti”. E’ quanto sottolinea il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, in un intervento pubblicato dal quotidiano ‘Il Sole 24 Ore’.
“La crisi – sostiene – deve trasformarsi nell’opportunità di fare dell’Italia un paese diverso, con una visione chiara e condivisa di un futuro di miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro, soprattutto per i giovani. Serve uno scatto d’orgoglio che recuperi la tensione ideale, lo spirito costruttivo e le ragioni del fare che hanno segnato l’Italia del secondo dopoguerra. Una stagione nella quale una politica con la P maiuscola, cultura, iniziativa imprenditoriale e capacità esecutive si sommarono per liberare le energie vitali del paese”.
Le prossime elezioni, afferma Squinzi, saranno un “banco di prova decisivo”. Secondo il leader degli imprenditori è “fondamentale non cedere alle tentazioni dell’antipolitica. La società deve tornare ad avere fiducia nello Stato e nei suoi rappresentanti. Per questo ci aspettiamo che chi andrà a ricoprire cariche pubbliche, svolga il proprio ruolo con impegno, dedizione e onestà. Dalle istituzioni ci aspettiamo il buon esempio, ma anche le forze sociali sono chiamate a partecipare e contribuire al cambiamento e al rilancio dell’Italia”.
Il numero uno di viale dell’Astronomia aggiunge: “Chi governerà il nostro paese avrà il dovere di affrontare questi nodi e porre le basi per consentirci di competere ad armi pari sui mercati globali. Senza questa capacità competitiva il destino è di un graduale impoverimento e la fuoriuscita dal novero delle grandi potenze economiche. Per questo è imprescindibile rimettere l’industria al centro dell’agenda del paese. Da questa crisi dovrà uscire un paese nuovo, nel quale la pubblica amministrazione non dreni risorse ai cittadini e alle imprese per nutrire apparati abnormi e, spesso, irresponsabili e inefficienti”.