“Il Governo deve valutare attentamente i costi economici e sociali di un eventuale stop alla realizzazione della Tav Torino Lione, ascoltando tutte le rappresentanze economiche e sociali, come giustamente ha proposto oggi anche il Governatore del Piemonte, Chiamparino, prima di assumere decisioni inopportune ed affrettate che possono avere ripercussioni negative per le tasche dei cittadini e per la vita di migliaia di lavoratori attualmente impegnati nella costruzione della Tav”. Lo sottolinea, con una nota, la segretaria generale della Cisl, Annamaria Furlan.
“Stare al governo significa in primo luogo fare gli interessi generali del paese e valutare con rispetto e senso di responsabilità anche le decisioni che sono state prese dai Governi precedenti – sottolinea la segretaria -. Sulle grandi opere infrastrutturali si gioca una parte importante dello sviluppo economico del nostro paese nei prossimi anni. Sarebbe una sciagura pagare miliardi di euro di penali e mettere a rischio migliaia di posti di lavoro e la sussistenza di tante famiglie – avverte la sindacalista – per arrestare un progetto infrastrutturale che è già in fase avanzata da alcuni anni anche in Francia”.
“Fermare la costruzione della Tav significherebbe solo dimostrare di non essere un paese serio ed affidabile sul piano europeo e degli accordi internazionali. Ci chiediamo come sia possibile bloccare un`opera che contestualizza la presenza Italiana nell`importante corridoio europeo e che apre a nuovi scambi commerciali, superando oltre gli steccati che sempre più alti si vanno ricostituendo in Europa. Noi – conclude Furlan – crediamo che questa infrastruttura vada sostenuta per l`occupazione e per i benefici complessivi che porterà al nostro sistema paese anche in termini di investimenti esteri in Italia”.