E’ stato giudicato “complessivamente negativo” il piano presentato ieri dall’ad Lucia Morselli all’ennesimo tavolo di confronto sulla vertenza delle acciaierie ternane. I sindacati presenti all’incontro, infatti, hanno bollato come “insufficienti e scarsamente innovativi” gli elementi inseriti nel nuovo piano industriale, cosa che ha disatteso la loro speranza di ricevere “nuove garanzie”. Rosario Rappa, della Fiom, accusa persino l’azienda di aver “sostanzialmente smentito le affermazioni di giovedì” e di essere “tornati al piano industriale di luglio”.
Il sottosegretario al lavoro, Teresa Bellanova, però, rassicura sindacati e lavoratori sul fatto che “l’azienda illustrerà il piano industriale maggiormente nei dettagli. L’auspicio è che si lavori per arrivare all’intesa – ha affermato Bellanova -, per far rientrare al lavoro i dipendenti che sono in sciopero permanente da ormai 21 giorni, con una notevole perdita di reddito, e allo stesso tempo si riprenda la produzione, la cui sospensione sta provocando non pochi problemi all’industria italiana”. Dichiarazioni accolte freddamente dalla presidente della Regione, Catiuscia Marini, e dal sindaco Terni, Leopoldo Di Girolamo, che chiedono al governo di “mettere sul piatto cose e atti concreti per accompagnare l’accordo, cosi come le istituzioni locali si sono impegnate a fare per la loro parte”.
Il tavolo tra governo, azienda e sindacati è stato poi aggiornato al 18 novembre prossimo, alle ore 10.
Ma i lavoratori, arrivati al 22 giorno di sciopero, non ce la fanno più, essendo ormai sfiduciati nei confronti della multinazionale ThyssenKrupp e della politica. “Questi ci vogliono prendere per fame – dice qualcuno -. Sappiamo che interrompere lo sciopero adesso significherebbe consegnarsi con le mani legate dietro la schiena, anche se è chiaro che il governo vuole lavarsene le mani”.
Intanto sono terminate le assemblee dei lavoratori “con la decisione unanime di tenere una manifestazione di protesta ad Orte, dove hanno deciso di bloccare l’autostrada A1”. Lo rende noto il segretario nazionale della Uilm, Mario Ghini che, insieme a decine di addetti dello stabilimento siderurgico, si sta dirigendo nei pressi del tratto autostradale in provincia di Viterbo. “I lavoratori – conclude Ghini – hanno deciso di proseguire lo sciopero a sostegno della vertenza legata al piano industriale dell’azienda che prevede 290 esuberi (141 quelli già usciti dall’azienda con la mobilità volontaria)”.
F.P.