“Le competenze dei lavoratori sono inadeguate rispetto alle esigenze delle imprese, soprattutto nel Mezzogiorno. I media hanno un ruolo fondamentale nel raccontare com’è cambiato il lavoro e quali sono gli aspetti su cui formarsi”. Ad affermarlo Tiziano Treu, presidente del Cnel, in vista della presentazione del XX Rapporto “Mercato del lavoro e contrattazione collettiva” del Cnel, in collaborazione con Anpal e Inapp, che si terrà a Napoli mercoledì 5 giugno nel foyer dell’Auditorium del Centro di Produzione della Rai.
Il Rapporto analizza le dinamiche del mercato del lavoro dopo la crisi, le novità istituzionali introdotte negli anni recenti con le riforme dei rapporti di lavoro e le misure di contrasto e i principali fenomeni in corso. Dai dati emerge che oltre 3 mln di lavoratori – ma si arriva a 5.2 se si considera il reddito annuale invece di quello mensile – e 2.2 mln di famiglie risultano povere nonostante almeno un componente sia occupato, resta alta la disoccupazione.
“Le migliori pratiche italiane e internazionali confermano che un insegnamento all’altezza delle sfide attuali deve saper combinare in modo nuovo la formazione di competenze tecniche e specialistiche con l’arricchimento delle conoscenze di base e con lo sviluppo delle capacità relazionali e di risposta positiva ai cambiamenti – ha aggiunto Treu – Queste sono capacità che le macchine intelligenti non possono replicare e che continueranno a essere richieste anche in contesti ad alta intensità tecnologica.
Inoltre le stesse pratiche indicano la importanza di lasciare l’accesso ai vari istituti formativi nel corso della vita alle scelte dei singoli e di dotarli di strumenti adeguati come quello previsto dalla normativa francese sul cosiddetto conto personale di formazione”, ha concluso.
TN