Quando il gioco si fa duro, i duri cominciano a giocare. All’appello del premier greco, che rivolgendosi al suo popolo ha invitato a votare no al referendum di domenica prossima, l’Eurogruppo risponde mettendo fine al negoziato, e rinviando tutto a dopo il passaggio alle urne della Grecia. Riunito in videoconferenza nel tardo pomeriggio per decidere se accettare o meno le nuove richieste avanzate martedì sera dal leader di Syriza, il ”ponte di comando” europeo ha deciso infatti di aspettare il risultato della consultazione referendaria “prima di ogni nuovo negoziato”. In pratica, adeguandosi alla posizione di Angela Merkel, che per prima aveva annunciato la volonta’ di non trattare piu’ fin dopo l’esito del voto. Ma Tsipras, a sua volta, non cede di un passo. “Votate ‘no’ al referendum -ha detto in un discorso televisivo alla nazione- : non significa dire no all’Europa o uscire dall’euro, ma tornare a una Europa di valori. Ed è un passo decisivo verso un accordo migliore. Già dopo l’annuncio della consultazione abbiamo ricevuto proposte migliori, soprattutto riguardo alla ristrutturazione del debito“.
Tsipras verso il “si”, lettere alla Troika e all’ESM
Il premier greco sarebbe disposto ad accettare le condizioni, con solo poche modifiche, ma chiede un nuovo finanziamento al fondo salva stati. Oggi pomeriggio l'Eurogruppo