I sindacati dell’industria del vetro turca sono in sciopero dal 24 maggio 2001. Il 7 giugno, dei datori di lavoro hanno cercato di rompere lo sciopero facendo uscire illegalmente degli stock di produzione di vetro dalle fabbriche – secondo il Codice del lavoro turco è vietato far uscire dei prodotti dalle fabbriche durante uno sciopero. Inoltre, le forze dell’ordine hanno arrestato il presidente dell’organizzazione sindacale del settore del vetro Ahmet Aksungur e altri sindacalisti. L’8 giugno il governo ha, per decreto, rinviato lo sciopero a 2 mesi. I sindacati turchi hanno fatto appello alla Corte suprema per annullare il decreto governativo, ma hanno dovuto sospendere lo sciopero secondo la legge turca. La CES e la Federazione sindacale europea EMCEF (Federazione europea dei sindacati delle Miniere, della Chimica e dell’Energia) appoggiano pienamente lo sciopero dei loro colleghi turchi dell’industria del vetro e protestano vibratamente contro l’intervento del governo in questo conflitto industriale.
In alcune lettere indirizzate rispettivamente al ministro dell’Interno e ai rappresentanti degli imprenditori turchi, il segretario generale dell’EMCEF, Reinhard Reibsch, chiede di sospendere immediatamente le misure ingiuste e di avviare negoziati per stabilire un dialogo sociale giusto e democratico.
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