A pesare sugli occupati sono le difficoltà del sistema turistico con un calo del 23% degli italiani in vacanza a luglio segnato anche dall`assenza praticamente totale dei cittadini stranieri per effetto dell`emergenza Covid. E` quanto emerge da una analisi Coldiretti/Ixè in riferimento ai dati divulgati dall`Istat che rileva a luglio 2020 un calo di 556mila occupati rispetto allo steso periodo dello scorso anno (-2,4%).
Sono scesi infatti a appena 13,5 milioni gli italiani in vacanza a luglio ma ad essere contenuta è stata anche la spesa che si è ridotta ad appena 588 euro a persona (-25%) per effetto di ferie piu` brevi, meno lontane e dedicate soprattutto al relax familiare. Alla riduzione della spesa degli italiani si aggiunge una estate praticamente senza stranieri in vacanza nel Belpaese a causa dalle preoccupazioni crescenti e dei vincoli alle frontiere resi necessari per affrontate l`emergenza coronavirus.
Una situazione che ha pesato soprattutto sulle città d`arte che risentono più notevolmente della loro mancanza ma – sottolinea la Coldiretti – gli stranieri prestano anche particolare attenzione alla qualità dell`alimentazione per la quale destinano una quota elevata della spesa durante la vacanza. Una assenza che ha avuto un impatto rilevante in termini occupazionali sulle attività di ristoranti, bar e agriturismi, oltre che sugli acquisti diretti di prodotti agroalimentari. Secondo una stima della Coldiretti circa 1/3 del budget delle vacanze è infatti destinato proprio all`alimentazione per consumi diretti o per l`acquisto di souvenir.
In gioco c`è un sistema turistico Made in Italy che si compone di 612mila imprese con oltre 700 mila unità locali e rappresenta – conclude la Coldiretti – il 10,1% del sistema produttivo nazionale, superando il settore manifatturiero, con 2,7 milioni di lavoratori, il 12,6% dell`occupazione nazionale secondo Unioncamere.
E.G.