Il nuovo piano industriale di Ubi Banca 2015-2019/2020 approvato oggi, prevede l’uscita di circa 2.750 risorse, di cui 1.300 con accesso al fondo di solidarietà, e l’ingresso di circa 1.100 persone.
Il piano, si è appreso da un comunicato, prevede la chiusura di circa 280 punti vendita nel periodo (di cui 130 in relazione alla nuova Banca Unica) e il rinnovamento di oltre il 40% della rete fisica, “con forte spinta sulle filiali cashless”.
In attesa di conoscere nel dettaglio i contenuti del piano, che verrà presentato domani mattina alle organizzazioni sindacali, il segretario generale di UNISIN, Emilio Contrasto, fa sapere che “il sindacato chiederà ai vertici di Ubi che, a fronte delle consistenti uscite previste dal nuovo piano industriale, occorrerà prevedere un numero adeguato di nuove assunzioni. Resta quindi da capire – aggiunge Contrasto – attraverso quali strumenti e strategie Ubi vorrà continuare ad essere banca del territorio.”
“Sostegno alle piccole e medie imprese – conclude Contrasto -, alle famiglie, agli enti locali e, naturalmente, garanzie occupazionali, tutela dei lavoratori coinvolti dal processo di trasformazione, salvaguardia della contrattazione di secondo livello, saranno i temi su cui dovrà svilupparsi il delicato e complesso confronto sindacale di imminente apertura e sui quali il sindacato chiederà a controparte impegni certi ed esigibili.”