Istituzione di un fondo per i non autosufficienti e aumento del potere d’acquisto delle pensioni.
Sono questi gli obiettivi sui quali il sindacato dei pensionati intende attirare l’attenzione dell’opinione pubblica e delle istituzioni con la manifestazione nazionale dell’11 giugno. “Ci attendiamo 50-70 mila anziani e abbiamo rifiutato molte richieste di partecipazione perché vogliamo una manifestazione contenuta, di tipo sindacale, senza influenze politiche”. E’ quanto dichiara il segretario generale della Fnp Cisl, Antonio Uda, nel corso di una conferenza stampa. Insiste sull’autonomia della categoria dalle influenze politiche e spiega che per questo motivo la manifestazione è stata proclamata al ridosso delle elezioni europee. “Noi vogliamo sollecitare il Governo a dare attenzione al mondo dei pensionati – prosegue – Il fatto che circa il 50-60% dei 17 milioni e mezzo di anziani, che costituiscono il 42% dell’elettorato, abbia risposto all’indifferenza del Governo alle problematiche sociali con l’astensionismo”, è un dato importante per comprendere la sfiducia nelle istituzioni. “Rivendichiamo quindi – continua il sindacalista – innanzitutto un fondo per la non autosufficienza verso un popolo di sfortunati e non solo anziani, ma anche bambini afflitti da gravi patologie e giovani disabili. Serve una politica della solidarietà per non abbandonarli a se stessi e il Governo non può continuare ad essere indifferente verso 3 milioni di cittadini”. Un intervento in questo senso non sarebbe solo un atto di solidarietà, spiega Uda, ma anche una risposta alla crisi come sostengono molti economisti, tra cui Amartya Sen, secondo i quali investire nel sociale produrrebbe sviluppo. “L’Italia infatti – dice ancora Uda – è l’unico Paese nell’Ue che non ha previsto neanche 1 euro per il fondo, e questo oltre ad essere un problema di solidarietà è anche una questione etica e di civiltà”. Altro aspetto essenziale è quello della tutela del potere d’acquisto delle pensioni. “Non si può intervenire solo sulla produzione – sostiene il leader della Fnp – è necessario, per uscire dalla crisi, sostenere la domanda”. In questo senso Uda contesta al Governo di fare propaganda quando sostiene che la spesa previdenziale è al di sopra della media europea. Per il sindacalista vanno bene le risorse trovate per i lavoratori che sono stati messi fuori dai processi produttivi a causa della crisi, ma “non capiamo – sottolinea – tutte le risorse impiegate per sostenere il sistema bancario o le aziende”, soprattutto quando poi “non ci sono risorse per i non autosufficienti e per le pensioni”. Per questo la Fnp Cisl chiede al Governo un incontro urgente, senza “preconcetti” perché “noi giudichiamo l’Esecutivo dagli atti”, e in questo senso il libro bianco presentato dal ministro Sacconi “non è in linea con le nostre richieste, soprattutto per quanto riguarda l’assicurazione obbligatoria a carico dei pensionati”. In assenza di risposte da parte del Governo i pensionati della Cisl non escludono un’iniziativa unitaria della categoria, “dettata solo da un obiettivo sindacale secondo la cultura dell’autonomia”.
Francesca Romana Nesci
9 giugno 2009
























