“L’incontro di ieri con Alenia è stato un’ulteriore occasione per approfondire i dettagli del piano industriale, ma rimane la preoccupazione per il ‘prendere o lasciare’ dell’azienda sulla chiusura dei siti. Faremo tutto il possibile affinché il peso della riorganizzazione ricada il meno possibile sulle spalle dei dipendenti”.
Lo dichiarano in una nota congiunta Adelmo Barbarossa, del coordinamento nazionale Finmeccanica dell’Ugl Metalmeccanici, e Luigi Marino, segretario regionale dell’Ugl Metalmeccanici Campania, all’indomani dell’incontro con i vertici dell’azienda.
“I punti critici della trattativa – spiegano i sindacalisti – riguardano le 1.118 eccedenze, per cui scatterà la cig a partire dal 1° gennaio 2012 senza alcuna gradualità, e i trasferimenti che colpiranno circa 500 lavoratori, ovvero 500 famiglie che saranno costrette ad affrontare gravi disagi, specialmente quelle che dovrebbero spostarsi da Roma a Torino o a Pomigliano”.
“Altro motivo di grande preoccupazione – proseguono – riguarda la perdita di centralità di Pomigliano e dei siti campani, con lo spostamento della sede legale a Venegono”.