La Tares peserebbe nel 2013, mediamente, secondo una stima della Uil, 305 euro a famiglia (più della stessa Imu), in aumento di oltre il 35% sul 2012. Secondo la Uil “la tassa deve essere rivista per non aggravare il magro reddito di lavoratori e pensionati”.
Per Guglielmo Loy, segretario confederale Uil, “la decisione di posticiparne l`entrata in vigore a luglio deve essere l`occasione per una profonda rivisitazione. Occasione che va colta per riordinare tutta la tassazione locale e regionale che oggi pesa quasi 1.000 euro a contribuente”. “Sopratutto – conclude – è inammissibile, intollerabile ed iniquo che non si prevedano meccanismi di difesa per coloro che pagano interamente le tasse su tutto il reddito da stipendio e pensione”. (LF)

























