“Donne e uomini, professioniste e professionisti, con un contratto ancora una volta a tempo determinato, rimarranno in attesa di una presa di posizione da parte del Governo e della politica tutta che sia decisa e scevra di ogni interpretazione arbitraria e ideologizzata, ponendo la parola fine al reiterarsi della condizione di precarietà, ingiustizia e disparità sociale”. Lo scrive il segretario della Uil scuola Pino Turi, in una lettera inviata al ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi e ai presidenti delle Commissioni Istruzione e Cultura di Camera e Senato.
Secondo la Uil scuola, per l`anno scolastico 2020/21, a fronte di 84.808 posti vacanti disponibili tra posti comune e posti di sostegno, sono stati assunti solo 19.294 docenti; sono 65.514 i posti non assegnati al ruolo e coperti con contratti di supplenza fino al 31/08/2021; a questi si sono aggiunti 14.142 posti con contratto al 30 giugno 2021 (posto comune e disciplina) e circa 77.000 posti in deroga di sostegno, mentre circa 40.000 sono stati i contratti del personale “Covid”; a questi numeri si dovranno aggiungere, per l`a.s. 2021/22, 35.090 posti vacanti a seguito dei pensionamenti. Complessivamente quindi, dice il sindacato, saranno almeno 100.000 i posti vacanti e almeno 120.000, se non di più, le supplenze che dovranno essere assegnate anche per l`a.s. 2021/22.
“Il reclutamento nella scuola deve tenere presente le sue specificità, lontane e diverse da qualunque altro modello di lavoro pubblico e privato. Il sistema dei concorsi, così come è stato definito dal precedente governo non è lo strumento giusto per il reclutamento dei docenti”, sottolinea Turi: “Guardare alla realtà significa superare le posizioni pregiudiziali e ideologiche. Servono regole di reclutamento diverse partendo da un percorso di formazione che valorizzi ciò che è stato messo in essere con la firma di un contratto a tempo determinato. Dopo 3 anni di servizio, così come la Direttiva Europea 1999/70/CE indica, può essere trasformato a tempo indeterminato”.
Questa, in sintesi, la proposta Uil Scuola per la risoluzione del precariato: 1. stabilizzazione con un nuovo piano di reclutamento che nella fase transitoria assuma con concorsi per titoli e servizio tutti coloro che vantano un`esperienza lavorativa di almeno 3 anni di servizio, con formazione in itinere ed esame finale con assunzioni a tempo indeterminato; 2. contratti a tempo determinato triennali (da stabilizzare nel triennio), attraverso appositi percorsi formativi e di valutazione periodica e finale che ne prevedano la stabilizzazione alla fine dei tre anni. In questo modo si garantirebbe la continuità didattica, il superamento dello squilibrio territoriale tra domanda ed offerta di lavoro e un sistema di reclutamento finalmente in grado di rispettare i tempi della scuola; 3. organici triennali per superare la distinzione tra organico di diritto e di fatto rendendo tutti i posti liberi e vacanti utili per l`assunzione a tempo indeterminato e determinato con contratti triennali.
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