La manovra è “iniqua, vessatoria e insufficiente”. Lo dichiara il segretario generale della Uila Uil, Stefano Mantegazza, osservando che dopo “le dichiarazioni mediatiche di circostanza, la manovra correttiva dei conti pubblici appare profondamente diversa da come era stata presentata”. Del progetto iniziale, per il leader della Uila, rimane “il capitolo, importante e positivo, della lotta all’evasione fiscale che, se non verrà cambiato nell’iter parlamentare, è sicuramente un passo lungo una strada giusta”.
Per Mantegazza la manovra è iniqua perché i grandi patrimoni e le rendite finanziarie “non mettono un euro per salvare l’Italia dal rischio Grecia”, ma “il salvataggio graverà tutto sulle spalle dei lavoratori dipendenti e autonomi”. Vessatoria perché “si accanisce senza motivo contro i dipendenti pubblici, in particolare e assurdamente su quelli della scuola”. Insufficiente perché “non prevede risorse per far ripartire lo sviluppo e rilanciare l’occupazione, vere esigenze dell’Italia”.
“La manovra dunque va cambiata profondamente in parlamento” conclude Mantegazza “e va cambiata, in primo luogo, ad opera del sindacato”. “Giusta, dice Mantegazza, la scelta delle categorie Uil del pubblico impiego di scendere in lotta”. “Mi auguro, conclude, che tutta la società si mobiliti per cancellare le ingiustizie più evidenti e reperire le risorse necessarie affinché l’economia italiana torni a creare ricchezza e lavoro”. (FRN)