La direzione nazionale della Uilm si è riunita per una analisi e una valutazione della riforma del mercato del lavoro. Il sindacato ha proclamato 4 ore di sciopero da svolgersi a livello territoriale nel mese di aprile.
Le iniziative, scrive il sindacato in una nota, “dovranno servire sia per illustrare le ragioni dei lavoratori dell’industria metalmeccanica all’opinione pubblica che, per ricercare, nel percorso Parlamentare le giuste modifiche al testo ed a supportare le risposte in merito a:
sull’articolo 18, si conferma la nostra netta contrarietà in quanto sotto la forma di licenziamenti per ragioni “economiche od oggettive” si possono celare licenziamenti “discriminatori e disciplinari”, lasciando mano libera alle Aziende; occorre che il Governo emani un provvedimento a tutela dei lavoratori “esodati”, che ad oggi rischiano di trovarsi senza lavoro e senza pensione; è necessario che in prospettiva futura si individuino soluzioni per quelle tipologie di lavoro considerate usuranti, al fine di permettere loro di anticipare il pensionamento; sulla “detassazione” e sulla “decontribuzione” del “salario di produttività” (PdR, retribuzione per turni e straordinari) è necessario che si proroghi anche per il 2012 tale beneficio; sugli ammortizzatori sociali, è necessario che siano definite maggiori tutele a favore dei lavoratori più anziani e che si definiscano strumenti efficaci per la ricollocazione.
Inoltre, dice la Uilm, “tali iniziative saranno anche l’occasione per denunciare l’ormai insostenibile pressione fiscale che sta comprimendo i redditi dei lavoratori dipendenti, da un lato con l’aumento delle “addizionali Irpef” e con l’introduzione dell’Imu e dall’altro con l’incremento già attuato delle accise sui carburanti e quello che si prospetta dell’Iiva, che avrà effetti dirompenti sui bilanci familiari e sui consumi”.
Infine, conclude, “le iniziative dovranno anche servire a richiedere una politica nazionale di sviluppo e di crescita industriale, tema sul quale, nonostante l’impatto della crisi, il Governo non ha ancora proposto o elaborato nulla”. (LF)
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