E’ stata raggiunto l’accordo per lo start up dell’impianto della 3Sun, la nuova società con sede a Catania, che opera nello sviluppo del mercato delle fonti rinnovabili, frutto di una joint venture tra Enel Green Power, la giapponese Sharp e la STmicroeletronics. L’accordo non è stato firmato da Fiom e Uilm.
Luca Vecchio, segretario regionale Ugl, l’azienda aveva chiesto l’introduzione del modello giapponese che prevede una turnazione di 12 ore. Alla fine avete trovato un accordo.
Sì, alla fine abbiamo trovato un sistema di turnazione di otto ore e un quarto, anziché dodici, che permette comunque alla fabbrica di lavorare a ciclo continuo. In inverno si lavorerà con cinque squadre, mentre d’estate si tornerà a quattro squadre per consentire la fruizione delle ferie. Un meccanismo di turni varrà anche per le festività.
Si tratta di un accordo definitivo?
No, si tratta di un accordo di “start up” e quindi sarà revisionato tra un anno. Anche la questione delle festività verrà rivista, trovando qualche giorno in cui l’impianto sarà chiuso.
Altri punti?
L’accordo vale solo per i neo assunti e non per i vecchi lavoratori che provengono dalla cessione del ramo d’azienda. Per ora le nuove assunzioni sono 200, ma a regime potrebbero arrivare a 1200 quando saranno sfruttate a pieno le capacità produttive della fabbrica. I nuovi assunti avranno per i primi sei mesi un contratto a tempo determinato che poi verrà trasformato in contratto indeterminato. Questo è un punto importante perché abbiamo evitato la trappola della precarietà.
L’impianto prenderà finanziamenti pubblici?
Sì, in base all’accordo al ministero dello sviluppo la 3Sun riceverà finanziamenti, legati alle assunzioni.
Cosa prevede l’accordo per la parte economica?
Rispetto al contratto nazionale ogni lavoratore guadagnerà 2500 euro in più all’anno. Questo perché abbiamo ottenuto che venissero aumentate del 50% le maggiorazione per il lavoro notturno e del 30% quelle del lavoro pomeridiano. Inoltre quest’anno ogni lavoratore riceverà un premio di produzione di 900 euro, dando quindi per scontato che per quest’anno si raggiungerà l’obiettivo di produzione prefissato.
Quali sono i punti di disaccordo con Fiom e Uilm che non hanno firmato?
Il disaccordo è nato sul fatto che l’azienda faccia timbrare il cartellino dopo la vestizione in modo tale da garantire che la squadra esca dalla sala produzione solamente quando l’altra squadra è entrata nella sala.
Ma la vestizione è considerata orario di lavoro?
Sì, e infatti verra’ riconosciuto un bonus economico pari a 10 minuti di paga oraria.
La Fiom però si dice anche contraria al sistema di inquadramento previsto e all’apertura nelle festività comandate.
C’e’ un problema legato all’inquadramento al quarto livello, che tuttavia non e’ previsto dal CCNL di questo settore. E’ una richiesta che abbiamo avanzato anche noi, e di cui si riparlerà tra un anno, quando e’ prevista una revisione dell’accordo proprio per permettere ai lavoratori che svolgono funzioni più complesse di passare al quarto livello. Intanto, di fronte alle richieste della 3Sun di assumere con contratti di apprendistato o interinali, abbiamo ottenuto che dopo sei mesi i lavoratori abbiano contratti a tempo indeterminato e che chi ha un diploma sia assunto all’inizio al terzo livello e non al secondo come proposto inizialmente dall’azienda.
Per quanto riguarda le festività comandate?
Si tratta di una deroga che abbiamo concesso all’azienda ma, come è già stato detto, tra un anno tenteremo di trovare un accordo per garantire alcuni giorni di chiusura.
Molti settori hanno da anni fabbriche che grazie al sistema di turnazione garantiscono il ciclo continuo e le ferie ai dipendenti.
Sì, infatti, non si tratta di uno scandalo, soprattutto in territori come quello catanese dove esiste una vera fame di lavoro dovuta alla disoccupazione giovanile che arriva al 30%. Con questo accordo abbiamo salvaguardato innanzi tutto l’occupazione.
Luca Fortis

























