“Siamo stati convocati stamattina all’Assessorato Attività produttive regionale per affrontare la delicata vertenza dei lavoratori Almaviva Contact Palermo”, recita il comunicato stampa congiunto delle sigle sindacali di categoria: SLC CGIL, FISTEL CISL, UILCOM UIL e UGL COMUNICAZIONE, al termine del quale è stato calendarizzato un ulteriore incontro, il giorno 16 febbraio. “L’incontro di oggi – spiegano i sindacati – costituisce il primo passo in avanti della regione sulla vertenza Almaviva. Continueremo le azioni di lotta insieme ai lavoratori attraverso le ulteriori iniziative che metteremo in campo nei prossimi giorni”.
“Abbiamo evidenziato l’importanza strategica dei call center non solo per l’economia del territorio, ma anche per lo sviluppo industriale che tale settore può avere – proseguono-, in conseguenza dell’attivazione dell’agenda digitale e delle innovazioni tecnologiche nel Paese. Nel focalizzare la vertenza Almaviva abbiamo sottolineato l’importanza della tempestività di un intervento decisivo della Regione, in quanto l’azienda ha comunicato l’intenzione di aprire a breve le procedure di licenziamento collettivo per migliaia di persone”.
“Abbiamo richiesto – aggiungono – un posizionamento politico forte del Governo regionale nel garantire le risorse utili alla risoluzione positiva della vertenza, attraverso politiche attive del lavoro (una seria formazione per la riqualificazione professionale) e il recupero delle risorse economiche per la copertura degli ammortizzatori sociali in deroga.”
“L’Assessore Lo Bello si è impegnata a convocare nei prossimi giorni i maggiori committenti del settore e le aziende che operano in outsourcing, al fine di presidiare le garanzie per migliaia di lavoratori da possibili speculazioni, tese all’abbattimento del costo del lavoro con una riduzione del salario e dei diritti e mettere in sicurezza il perimetro occupazionale consolidatosi negli ultimi anni. A seguito dell’accertamento di ben 137 violazioni dell’art. 24 bis sulle delocalizzazioni, l’Assessore ha dichiarato di voler chiedere al Governo nazionale l’applicazione delle sanzioni previste dalla legge.”
“Ribadiamo – conludono – che la vertenza Almaviva, per numero di occupati e logistica aziendale, non può prescindere da una forte connotazione nazionale, titolare del riordino delle regole che attengono all’intero settore produttivo.