Via libera “salvo intese” al decreto per l’Ilva che prevede modifiche alla legge Marzano sui gruppi in crisi per agevolare l’intervento dello Stato e misure di bonifica su Taranto.
In sostanza, l’amministrazione straordinaria viene estesa alle grandi imprese non in stato di insolvenza, a partire dall’Ilva. Previsto anche un pacchetto di interventi a favore di Taranto, che contiene, fra le altre cose, misure per la ristrutturazione e l’ampliamento del porto che aumenteranno la possibilità di esportazione di prodotti siderurgici realizzati nello stabilimento.
In sostanza, il decreto estende la possibilità di accesso alla Legge Marzano a quelle imprese di “interesse strategico”. Inoltre, a quanto si apprende, i fondi per il risanamento ambientale sono vincolati e potranno essere usati solo per tale fine, con una contabilità speciale separata.
I soldi sono quelli già previsti dal decreto sulla Competitività che destinava le somme sequestrate a tale scopo.
L’Ilva andrà in amministrazione straordinaria da gennaio. Lo ha detto il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, in conferenza stampa al termine del Consiglio dei ministri. L’azienda, ha spiegato Renzi “avrà tre commissari che gestiranno la fase di rilancio e di risanamento ambientale”.
Il provvedimento prevede anche un investimento pubblico che avrà una durata presumibile, ha aggiunto il premier, di “18-36 mesi”.
L’intervento complessivo per l’Ilva e Taranto è di 2 miliardi di euro, e il premier ha assicurato che solo per il porto di Taranto e le infrastrutture, quindi extra Ilva, ci sono “già pronti da spendere 800 milioni di euro”. Inoltre, per la creazione di un centro ad hoc contro i tumori, specialmente dell’infanzia.
Il provvedimento per l’Ilva e per Taranto, ha spiegato il premier, si fonda su quattro punti: sull’aspetto culturale, lo sblocco dei lavori per il porto e interventi di bonifica e riqualificazione ambientale, i fondi per il centro contro i tumori, specialmente quelli dei bambini e l’inserimento dell’Ilva in amministrazione straordiaria.
“L’Ilva – ha spiegato Renzi – avrà la possibilità di utilizzare la Legge Marzano, come è stato per l’Alitalia nel 2008, spero con risultati migliori”.
“E’ una grande scommessa per lo sviluppo di quell’area – ha poi detto -. E’ stato il momento più emozionante del Consiglio dei ministri. La responsabilità ci chiama e noi ce la prendiamo, per rimediare agli errori fatti nel passato”.
F.P.