“Il bonus badanti è diventato un bonus fantasma”. È quanto dichiarano il segretario confederale della Uil, Santo Biondo, e il segretario generale della Uil pensionati, Carmelo Barbagallo. “Introdotto nel 2024 con il decreto Pnrr – dicono i due sindacalisti – il bonus badanti prevedeva l’esonero del 100% dei contributi previdenziali e assicurativi a carico del datore di lavoro, fino a un massimo di 3mila euro annui per 24 mesi, per l’assunzione a tempo indeterminato di badanti che assistano persone over 80 con indennità di accompagnamento e Isee non superiore a 6 mila euro. Il bonus, finanziato con 137 milioni di euro di fondi europei del programma nazionale giovani, donne e lavoro 2021-2027, era subordinato alla modifica del programma e all’ammissione della misura al finanziamento. Ma, ad oggi – osservano Biondo e Barbagallo – non c’è traccia né del decreto del ministero del Lavoro né della circolare Inps”.
Legato alla prestazione universale per anziani non autosufficienti, aggiungono i sindacalisti della Uil, “è calato un silenzio assordante. Nel frattempo, la prestazione universale prevista dalla legge di riforma per la non autosufficienza rischia di diventare un flop pauroso. Le stime dell’Inps parlano di circa 5mila domande pervenute, delle quali soltanto il 41% sono state accettate, a fronte di 1.520.000 di anziani over 70 anni non autosufficienti che beneficiano dell’assegno di accompagnamento. Chiediamo al Governo di porre fine a queste incertezze, di estendere la prestazione universale agli anziani almeno over 70 anni, graduando l’importo in base al bisogno assistenziale, e di emanare la circolare per rendere operativo da subito il bonus badanti dal momento che le risorse ci sono e non vorremmo, visto che sono fondi europei, che andassero in disimpegno automatico e venissero restituite all’Europa”.




























