Lunedì 16 giugno Fim e Uilm hanno raggiunto con Alenia Aeronavali un accordo separato sulla riorganizzazione aziendale. Antonio Iacovino, coordinatore nazionale della Fim, come nasce questa intesa?
L’azienda era sull’orlo del fallimento, nel 2007 si è salvata solo per la ricapitalizzazione di Finmeccanica. Le trasformazioni aeree vivono una fase complessa e ci sono stati errori gestionali: i Paesi asiatici hanno iniziato a produrre a costi bassi e vendere in dollari, Alenia si è trovata fuori mercato.
Quindi avete avviato la trattativa.
Esatto. E abbiamo ottenuto la conferma di tutta l’occupazione: nei siti di Capodichino e Pratica di Mare ma anche a Venezia, nello stabilimento maggiore, dove una parte degli addetti sarà assunta da Augusta, una parte passerà a Superjet e gli altri entreranno in Alenia Aeronautica dopo un periodo di attività residue.
C’è un ricorso alla mobilità?
Sì, ma solo volontaria e incentivata. Tutti i lavoratori possono restare in Alenia, chi lascia lo fa di sua spontanea iniziativa.
Perché la Fiom non ha firmato?
Una scelta incomprensibile. Abbiamo lavorato insieme alla costruzione dell’intesa, con un testo condiviso fino all’ultimo, non c’è stato nessun problema di merito.
E allora?
La Fiom ha respinto la formula “verbale di accordo” e ha chiesto di chiamarlo “ipotesi di accordo”. Anche se c’è scritto “verbale”, però, noi faremo approvare il testo dalle Rsu, che poi decideranno come rivolgersi ai lavoratori.
La contesa, quindi, è sulla possibilità di referendum.
Il referendum non si può fare. La cassa integrazione è prevista solo per Capodichino, quindi i lavoratori degli altri stabilimenti non possono scegliere se accettarla o meno.
Per i metalmeccanici Cgil non sono assicurati gli attuali livelli occupazionali. E’ vero?
Assolutamente no. Ho visto pochi accordi così chiari e precisi sulla salvaguardia degli addetti. E’ comprensibile che ora la Fiom si impegni a trovare dei contenuti per giustificare la rottura, ma abbiamo la certezza che i tagli non ci saranno.
19 giugno 2008
Emanuele Di Nicola
























