Giovedì 4 giugno il segretario generale della Fim Cisl si è dimesso. Giorgio Caprioli, dopo la sua scelta come cambiano le cose nel sindacato di categoria?
La segreteria proporrà una linea di continuità. Non cambierà molto, dunque, anche se bisogna affrontare alcune situazioni generali come i tavoli di trattativa con il Governo e Confindustria.
Con lei lasciano altri dirigenti?
La situazione è ancora da definire nel dettaglio, posso solo dire che usciranno almeno uno o due componenti della segreteria. Le mie dimissioni devono servire soprattutto a favorire il ricambio.
Abbiamo detto della continuità. Ma nella Fim c’è anche qualcosa da rivedere?
Penso che l’ispirazione debba restare la stessa: un sindacato autonomo, con rivendicazioni impegnative ma sempre possibili. Questa la filosofia di base, poi le modalità di applicazione nei confronti e nelle trattative possono variare considerando i singoli scenari.
Per la successione ha indicato Beppe Farina, ma il 10 giugno al consiglio generale si candida anche Cosmano Spagnolo.
Non ci sono grandi distinzioni politiche, è più una questione personale. Ho scelto Farina e il consiglio generale ha confermato le mie indicazioni assegnandogli un’ampia maggioranza, che però non è bastata per convincere Spagnolo a ritirare la candidatura.
In generale, come sono i rapporti tra Fim e Cisl?
Attualmente nella Cisl stanno cambiando alcune cose: le vecchie aree di appartenenza sono superate, è in atto un parziale riposizionamento. I metalmeccanici devono continuare a pesare, con libertà di azione ma anche capacità di confronto: è fondamentale partecipare al governo dell’organizzazione.
Adesso quale sarà il suo ruolo?
Sono incaricato di costituire AgiLavoro, la nuova agenzia di collocamento patrocinata dalla Cisl. Avrà una funzione di intermediazione, con l’obiettivo di fondo di migliorare la nostra rete di servizi ai lavoratori.
Emanuele Di Nicola
























