Sarà difficile volare il prossimo 19 giugno, e non solo sui cieli italiani. I disagi si estenderanno infatti a livello europeo con probabili ripercussioni anche sui collegamenti intercontinentali, a causa di uno sciopero indetto a livello europeo dalla Atceuc (Air Traffic Controller European Union Coordination), l’organizzazione europea degli addetti al controllo del traffico aereo. A livello nazionale, alla protesta ha aderito la Licta, il rappresentativo sindacato degli uomini radar, proclamando 4 ore di astensione dal lavoro, da mezzogiorno alle 16, garantendo i servizi minimi.
Si tratta del primo sciopero degli addetti al traffico aereo a livello internazionale, spiega Michele Bufo, segretario nazionale della Licta. Oltre agli uomini radar italiani, si fermano infatti contemporaneamente i colleghi francesi, spagnoli, portoghesi, greci mentre quelli del Centro di Maastricht effettueranno uno sciopero bianco insieme con i controllori di volo tedeschi, svizzeri e britannici.
Bersaglio della protesta europea, dice il sindacalista della Licta, le modalità del progetto European Single Sky, che la commissione guidata dalla De Palacio si appresterebbe a concretizzare in una prossima direttiva. “Noi non contestiamo gli obiettivi del progetto che disegna un cielo unico in tutta Europa, abolendo le singole barriere nazionali – dice Bufo – tuttavia ne contestiamo le modalità e chiediamo che al centro del progetto vi sia l’implementazione della sicurezza del trasporto aereo e non la riduzione dei costi. Costi che, ricordiamo, per quanto riguarda l’assistenza al volo incidono per solo del 5% sul prezzo di ogni singolo biglietto”.
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