Ribadisce la sua posizione la Confederazione degli imprenditori privati (Unice), per la quale le due direttive attuali in materia di licenziamenti collettivi e di comitati aziendali europei “garantiscono già una larga protezione giuridica ai lavoratori europei”. L’Unice non vede pertanto “la necessità di completare tali testi e non è dunque favorevole alla direttiva sull’informazione e consultazione dei lavoratori”.
L’11 giugno scorso i ministri del lavoro europei hanno raggiunto un accordo politico su un progetto di direttiva diretta a completare le due suddette direttive in vigore, cui manca ora solo, per tradursi in “legge”, l’adozione formale di una posizione comune del Consiglio prima che il progetto di direttiva venga trasmesso al Parlamento euopeo in secona lettura, conformemente alla procedura di codecisione.