In occasione della terza conferenza sulla famiglia, Cgil, Cisl e Uil hanno predisposto un documento in cui si espongono proposte alla base delle quali c’è l’idea che “investendo di più sulle famiglie si rafforza la coesione sociale e si dà una spinta allo sviluppo”.
In particolare, Cgil, Cisl e Uil riaffermano la necessità di “politiche mirate, integrate e strutturali” affinché si sostengano e potenzino le funzioni già svolte dalle famiglie, superando una situazione che, aggravata dalla crisi, appare oggi particolarmente sfavorevole alle relazioni, alla generatività, alla cura. Per fare ciò “non bastano misure parziali e bonus o interventi transitori ma serve una strategia complessiva che oggi manca e, dunque, politiche fiscali, del lavoro e di welfare”.
Nello specifico, Cgil Cisl e Uil chiedono l’introduzione di un nuovo assegno familiare universale; la definizione dei livelli essenziali delle prestazioni sociali (Leps) integrate con i Lea sanitari, rafforzando la rete dei servizi pubblici; un piano per le non autosufficienze ed una normativa quadro nazionale sulla long term care.
Inoltre, per i sindacati è necessario investire nei servizi socio-educativi 0-3 anni e migliorare il sistema di congedi e permessi per i lavoratori genitori o che hanno familiari cui prestare assistenza.
“Le politiche per le famiglie per essere davvero efficaci vanno considerate ed affrontate attraverso l’impegno convinto e la mobilitazione corale non solo delle istituzioni – affermano -, ma di tutto il partenariato economico e sociale. Un coinvolgimento strategico e necessario per intercettare e rappresentare i bisogni dei lavoratori e di tutti i cittadini e trovare soluzioni politiche condivise.
E. M.


























