La firma del contratto di fornitura dell’energia sottoscritto tra SiderAlloys ed Enel “è finalmente il primo passo concreto verso il riavvio della produzione nello smelter ex-Alcoa di Portovesme”. Lo ha dichiarato Mirco Rota, responsabile Fiom per Sider Alloys.
“Un contratto a prezzi competitivi e per un periodo di 5 anni più altri 5, attraverso il quale si può ora tornare a lavorare alluminio nel Sulcis – ha spiegato – Un passo fondamentale, reso possibile dalla mobilitazione dei lavoratori di Portovesme, che in dodici anni non hanno mai smesso di lottare, facendo rimbombare il suono dei caschetti sull’asfalto in tutti i palazzi delle Istituzioni. Ora si vada velocemente verso il riavvio della produzione, realizzando il piano industriale che potrà garantire non solo la ripartenza di quello stabilimento ma fare da volano per la rinascita economica tutto il Sulcis.
“Ora è necessario – ha concluso – che il ministero dello Sviluppo economico, del quale la sottosegretaria con deleghe all’energia Alessandra Todde ha svolto in quest’ultimo periodo un ruolo fondamentale per arrivare all’accordo, convochi a breve il tavolo per definire le prossime tappe a partire dal piano industriale sul revamping”.
“L’accordo sul prezzo dell’energia siglato oggi tra Sider Alloys ed Enel è sicuramente un passo avanti verso il rilancio dello stabilimento, la ripresa delle attività produttive del sito di Portovesme e il revamping delle linee, dopo anni difficilissimi. Un segnale positivo per i lavoratori in cassa integrazione da tanto tempo che, sebbene a lungo termine, potranno finalmente intravedere una speranza in più”. E’ quanto sottolinea Valerio D’Alò della Fim Cisl.
“Uno dei tanti impegni assunti dal Ministero dello Sviluppo economico nell’ultima fase di questa vertenza è stato così portato a termine, nonostante alcuni punti siano ancora da chiarire. L’intesa sottoscritta oggi prevede che Enel riconosca a Sider Alloys un contratto di fornitura energetica di 5 anni più altri 5 ad un prezzo competitivo. Al Ministero chiederemo chiarimenti sugli investimenti, sulle forniture e sui tempi realistici della messa in atto. Da valorizzare, in ogni caso, un’operazione che ha smosso una situazione che rappresentava un’impasse per la ripresa del processo produttivo”.
Con la firma per l’accordo fra Enel e SiderAlloys per la fornitura dell’energia “è stato raggiunto un obiettivo fondamentale per il progetto di riavvio dello smelter di Portovesme. Un risultato ottenuto grazie alle iniziative dei lavoratori dell’ex Alcoa, che credono e combattono da anni nella ripartenza della fabbrica dell’alluminio, e della sottosegretaria Alessandra Todde che ha creato le condizioni ed i presupposti per favorire l’intesa”. Lo ha dichiarato Guglielmo Gambardella, Coordinatore nazionale Uilm del settore siderurgico.
“Un’intesa che rende sostenibile il business plan per il ritorno alla produzione di alluminio primario in Italia – ha spiegato – Adesso non c’è tempo da perdere, bisogna confrontarsi al tavolo ministeriale sul piano industriale per fissare la tempistica per la conclusione dei lavori di revamping, il riassorbimento della restante parte dei lavoratori e riavviare la produzione di alluminio”.
“Ci auguriamo – sottolinea – che SiderAlloys sia già in grado di realizzare il progetto di rilancio con una struttura tecnica adeguata alla complessità dell’opera e sarà compito del MiSE verificarne le condizioni. Restiamo prudenti: la strada che porta alla realizzazione del progetto è ancora lunga e non è escluso che ci possano essere ancora altre sorprese, come purtroppo ci ha insegnato questa sofferta vertenza. Ma noi continueremo a vigilare”.
TN