Si è concluso con un risultato a sorpresa il congresso della Cgil di Reggio Emilia. L’Assemblea generale eletta dal congresso, composta da 144 membri, ha infatti respinto la proposta avanzata dai centri regolatori di rieleggere a segretario generale l’uscente Guido Mora.
Mora era anche l’unico candidato in corsa, e dunque sembrava una elezione scontata. Invece, al momento del voto, è emerso che solo sessantasei erano i voti favorevoli alla proposta, e settantacinque i voti contrari. L’ex segretario, dopo la sconfitta, ha preso la parola dal palco con toni piuttosto duri: “Ringrazio i farabutti che sono in Assemblea generale, oggi è il mio 25 Aprile personale. Si tratta della liberazione da un impegno che credo di aver svolto con devozione. Buona fortuna, perché ne avrete bisogno”.
Adesso è previsto che i centri regolatori, cioe’ gli organismi dirigenti regionali e nazionali della Cgil, avviino “una fase d’ascolto” propedeutica alla riconvocazione dell’assemblea generale.
Problemi analoghi si sono registrati anche per l’elezione del segretario della Camera del lavoro di Venezia, dove non è stata raggiunta la maggioranza necessaria, sembra per lo scarto di un solo voto. Sta di fatto che non è stato possibile eleggere l’attuale segretario generale della Cgil provinciale, Enrico Piron, che era stato indicato come nuovo leader. Anche in questo caso nei prossimi giorni si riunirà una nuova assemblea, nel corso della quale la parola passerà ai centri regolatori che decideranno il da farsi.