Domani, 29 marzo, riprende il tavolo Ilva a cui, sottolinea il viceministro allo Sviluppo economico, Teresa Bellanova, “torniamo con la determinazione e l’obiettivo di sempre: lavorare per tenere insieme salute, ambiente, lavoro, lavoratori e condurre in porto l’intesa. Tenere insieme ambientalizzazione e qualità produttiva uscendo fuori dall’aporia che ha caratterizzato nei decenni che abbiamo alle spalle parte dei processi produttivi più rilevanti del nostro Paese anche e soprattutto nel Mezzogiorno: un cattivo passato da cui bisogna assolutamente liberarsi dimostrando che ci può essere industria e sviluppo, in Italia e nel Mezzogiorno, tenendo al centro le ragioni dell’ambiente, del lavoro, della salute di lavoratori e popolazioni. Una industria di qualità che non ha nessuna ragione, e nessun interesse, a svendere ambiente e lavoro”.
“Continuo a pensare, ora più che mai, che è possibile garantire un futuro degno di questo nome alla più grande acciaieria d’Europa e impedire la dismissione di un pezzo fondamentale dell`economia meridionale – aggiunge Bellanova -. È lo scopo del nostro lavoro: determinare le migliori condizioni di trattativa tra parti sociali, azienda, amministrazione straordinaria”.
Secondo Bellanova “anche in questi giorni non sono mancate le voci di chi, tra le parti sociali, ha auspicato che la definizione dell’accordo giunga prima del 23 maggio, data in cui l’AntiTrust renderà nota la sua posizione. È anche il nostro obiettivo”.
“Siamo naturalmente consapevoli della delicata fase che vive il Paese e del percorso in atto verso la formazione e l’insediamento di un nuovo Governo ma questo non ci esime dalle responsabilità assunte e dal garantire qualità dell’impegno istituzionale e di governo anche in questa fase di transizione. Così, mentre ci auguriamo che i nuovi assetti politici e istituzionali vogliano tenere fissa la barra verso lo stesso obiettivo e lo stesso orizzonte, continuiamo a lavorare perché questo passaggio non infici la qualità della trattativa né tanto meno le determinazioni che su quel tavolo saranno assunte, nella piena consapevolezza che determinare un futuro di qualità per l’Ilva, obiettivo che i Governi Renzi e Gentiloni hanno perseguito senza tentennamenti, significa sostenere un pezzo determinante dell’economia nazionale e una parte fondamentale delle politiche industriali del sistema-paese”.

























