Il nuovo rapporto Istat sul mercato del lavoro rileva che nel III trimestre 2017 il tasso di disoccupazione, dopo due cali consecutivi, resta stabile all’11,2% rispetto al trimestre precedente. Il tasso di inattività scende al 34,4% (-0,2 punti) in tre mesi.
Nel terzo trimestre, l’occupazione stimata al netto degli effetti stagionali, è pari a 23 milioni 74 mila persone, in aumento di 79 mila unità (+0,3%) rispetto al trimestre precedente. Il tasso di occupazione sale al 58,1% (+0,2 punti percentuali); l’incremento è più accentuato per i 15-34enni (+0,3 punti) in confronto ai 50-64enni e ai 35-49enni (+0,2 e +0,1 punti, rispettivamente).
L’aumento congiunturale del numero di occupati nel III trimestre è il risultato di un nuovo incremento dei dipendenti (+101 mila, 0,6%), dovuto esclusivamente ai lavori a tempo determinato a fronte della stabilità del tempo indeterminato; continua a ritmi meno intensi la diminuzione degli indipendenti (-22 mila, -0,4%).
Al perdurante incremento degli occupati tra 50 e 64 anni (+0,8%) si associa l’aumento dei 15-34enni (+0,6%). Inoltre, la crescita dell’occupazione interessa entrambi i generi, il Centro e il Mezzogiorno a fronte della stabilità nel Nord. Sono i numeri diffusi oggi dall’Ista sull’andamento del mercato del lavoro nel terzo trimestre.
Prosegue il boom del precariato. Nel III trimestre gli occupati con contratto a termine sfiorano i 2,8 milioni, a quota 2,784, milioni. Il top dall’inizio della serie storica (IV trim 1992). L’aumento congiunturale degli occupati con data di scadenza è stato del 3,9%.
E.M.





























