In merito ai frequenti scioperi nel settore dei trasporti pubblici, è stato presentato dal presidente della Commissione Lavoro del Senato, Maurizio Sacconi, un emendamento alla manovra sulla fruizione del diritto allo sciopero.
L’emendamento prevede l’obbligo per i singoli lavoratori di dichiarare l’adesione allo sciopero prima che lo stesso sia effettuato, al fine di “tutelare gli utenti”, come spiega lo stesso Sacconi, spesso scoraggiati a prendere i mezzi pubblici.
“L’attuale disciplina sullo sciopero nei servizi pubblici essenziali prevede già strumenti e misure per modificare le procedure con accordi attuativi tra le parti sociali. Non c’è alcun bisogno di iniziative legislative, per di più in contrasto con la nostra Costituzione”. È quanto dichiara il segretario confederale della Cgil Vincenzo Colla
“Il senatore Sacconi – aggiunge Colla – non dimentichi che la legge di Bilancio non può contenere materie inerenti al diritto di sciopero”. Per il segretario, inoltre, “sarebbe una grave forzatura alle norme costituzionali e ai contenuti dell’art. 40 della Carta”.
“Per questi motivi – conclude Colla – facciamo appello alla saggezza del Presidente del Senato, che ha i poteri di dichiarare inammissibile l’emendamento in applicazione dell’art. 81 della Costituzione”.
E.M.





























