Il quadro economico italiano peggiora aprendo la strada a un rischio di recessione. È questa la previsione fatta da Cofcommercio che ha reso note le stime sul Pil e sui consumi per i prossimi mesi. Ad agosto Confcommercio stima un calo del Pil dello 0,2% e a settembre dell’1,4%. “I prossimi mesi sono preoccupanti”, ha messo in luce il numero uno dell’Ufficio studi, Mariano Bella, evidenziando l’alto costo dei prezzi energetici su imprese e famiglie.
“L’industria è già in area di criticità (il testimone è passato ai servizi). Ha smesso di crescere e il sostegno dal turismo si sta esaurendo”, è sottolineato Confcommercio. Per il Pil del primo primo semestre la stima è di un +5,5%.
“Pertanto qualsiasi forecast attorno al 3-3,5% annuo implica forte rallentamento nel secondo semestre; in termini congiunturali ciò può comportare una moderata recessione (due var. % negative consecutive; a nostro avviso di modesta entità); i veri problemi potrebbero riguardare il 2023, con un ritorno a una situazione di assenza di crescita, determinata dalla eventuale deviazione delle politiche dal sentiero percorso negli ultimi 18 mesi e dal permanere di impulsi avversi”.





























