“Non possiamo vivere tutti i giorni nell’incertezza. A noi serve certezza. Non è possibile che se si trova un accordo poi non si fa. Se siamo partner, facciamo i partner, altrimenti anche l’Europa inizi a dire che non può essere possibile”. Ad affermarlo è il presidente di Confindustria, Emanuele Orsini, a margine dell’assemblea generale di Unindustria, in merito alle ipotesi dei dazi sulla pasta.
“Noi abbiamo fatto l’analisi sui 144 paesi nel mondo – ha spiegato – che hanno subito i dazi e la media è del 12%. Noi come Europa abbiamo ottenuto il 15% purtroppo, ma di quel 15% ne abbiamo assorbito il 4,8%. Quindi il nostro vero dazio in incremento del 10,2%. Quello che mi preoccupa è il cambio euro-dollaro. L’Europa rischia di svalutare il dollaro ancora di più nei primi mesi dell’anno prossimo, se si arriva a un 20% di svalutazione, quello per noi è ovvio che diventa un problema. Per questo noi stiamo sollecitando l’Europa, anche con le altre Confindustrie europee, nel fare presto a emettere eurobond perché oggi avendo una moneta forte, gli investitori verrebbero in Europa”.