I lavoratori di Rai Pubblicità si fermano per tre giorni di sciopero a causa dello stallo delle trattative per il rinnovo del contratto. “A quasi tre anni dalla scadenza del contratto, e nonostante le ripetute azioni sindacali per sbloccare la trattativa, i vertici aziendali di Rai Pubblicità, la società del Gruppo che gestisce la pubblicità Rai, continuano a negare il diritto delle lavoratici e dei lavoratori al rinnovo del contratto”, spiegano le segreterie nazionali di Slc-Cgil, Fistel-Cisl, Uilcom-Uil, che denunciano le “rigidità aziendali” nonostante “il buon andamento dei conti e una sostanziale tenuta delle quote di mercato”.
Il sospetto dei sindacati è che si tratti “di non meglio specificati” diktat da parte della Capogruppo, o “di una scarsa autonomia gestionale e contrattuale dell’azienda”. Ma qualunque sia la reale motivazione, alle lavoratrici e ai lavoratori di Rai Pubblicità deve essere riconosciuto il diritto al rinnovo del contratto. “Anni di pesanti fiammate inflazionistiche hanno piegato le retribuzioni delle lavoratrici e dei lavoratori, che non possono essere accantonati senza un intervento riequilibratore delle retribuzioni contrattuali”.
Per queste ragioni Slc-Cgil, Fistel-Cisl, Uilcom-Uil, “preso atto della chiara volontà aziendale di non chiudere positivamente la trattativa”, continuano lo stato di agitazione in essere con un pacchetto di tre giorni di sciopero da articolarsi fino alla chiusura della vertenza, e con presidi presso le tre sedi principali di Rai Pubblicità di Roma, Milano e Torino.