Pubblichiamo per i nostri lettori l’analisi del professor Marco Marazza sulla sentenza della Corte costituzionale n. 156 del 30 ottobre 2025, che ha aggiornato i criteri selettivi per la costituzione di RSA nei luoghi di lavoro. Il contributo – pubblicato su Giustizia Civile con il titolo “Rappresentanza sindacale in azienda dopo Corte cost. N. 156/2025 (più rappresentanze sindacali nei luoghi di lavoro, nuovi strumenti per governare il dumping contrattuale)” – è una prima riflessione dell’Autore sui molteplici effetti, anche sul piano degli equilibri delle relazioni industriali, della sentenza della Corte costituzionale n. 156/2025 che ha ampliato il criterio selettivo dell’art. 19 dello Statuto consentendo la costituzione delle rappresentanze sindacali aziendali “anche” nell’ambito di “associazioni sindacali comparativamente più rappresentative sul piano nazionale”.
“L’innovazione è profonda -si legge nell’ introduzione- e aggiorna il punto di bilanciamento tra libertà sindacale e libertà economica a favore della prima. L’accesso alla legislazione di sostegno si apre a un maggior numero di organizzazioni sindacali ma questa sentenza può anche mitigare gli effetti del dumping contrattuale sugli assetti della rappresentanza sindacale nei luoghi di lavoro consentendo ai sindacati effettivamente rappresentativi di operare nelle aziende che applicano contratti pirata. È troppo presto per tirare le somme. Ma, in attesa di un auspicabile intervento del legislatore, tutti gli interpreti sono chiamati a uno sforzo orientato alla stabilizzazione applicativa di una disposizione di rilevanza strategica per tutti”.
(Il testo integrale nella sezione Documentazione del diario del lavoro, riservata agli abbonati)























