I lavoratori della Cementir Sacci di Arquata Scrivia (Alessandria) sono in assemblea permanente da alcuni giorni per discutere la vertenza che prevede il licenziamento di 260 lavoratori del Gruppo Caltagirone, dipendenti delle società Cementir Italia Spa e Cementir-Sacci Spa.
Secondo le segreterie nazionali di FenealUil, Filca-Cisl, Fillea-Cgil, la direzione aziendale “sta attuando una strategia antisindacale nei confronti della protesta dei lavoratori e chiudendo ogni spazio di dialogo con Rsu e sindacati.”
L’assemblea è stata proclamata in seguito all’incontro dello scorso 17 gennaio, quando la Cementir Sacci di Arquata Scrivia è stata convocata dalle istituzioni locali (Regione e Provincia) con il Commissario di governo per il Terzo Valico per discutere delle modalità di ricollocazione degli esuberi Cementir nei cantieri dell’opera. Secondo i sindacati, la società “aveva già pronte le lettere di licenziamento per i 23 dipendenti, spedite subito dopo.”
Istituzioni locali e parlamentari del territorio hanno risposto all’invito dei lavoratori per un assemblea pubblica indetta dalle Rsu Cementir e dai sindacati fissata per il 23 gennaio ad Arquata, i. Inoltre, il prossimo venerdì 27 gennaio le segreterie nazionali saranno nella cittadina piemontese per una conferenza stampa, “a dimostrazione che si tratta di una vertenza di respiro nazionale.”
Il Gruppo Caltagirone è il terzo colosso italiano del cemento con 11 sedi distribuite su 10 regioni che contano 729 dipendenti.