221ª Seduta
Presidenza del Presidente
SACCONI
Interviene il sottosegretario di Stato per il lavoro e le politiche sociali Cassano.
La seduta inizia alle ore 15,15.
SULLA PUBBLICAZIONE DEI DOCUMENTI ACQUISITI
Il presidente SACCONI comunica che durante le odierne audizioni sui disegni di legge nn. 2233 e 2229 (lavoro autonomo), svoltesi in sede di Ufficio di presidenza integrato dai rappresentanti dei Gruppi, sono state acquisite documentazioni che saranno rese disponibili per la pubblica consultazione sulla pagina web della Commissione.
Prende atto la Commissione.
IN SEDE CONSULTIVA SU ATTI DEL GOVERNO
Schema di decreto del Presidente della Repubblica concernente regolamento recante statuto dell’Ispettorato nazionale del lavoro (n. 280)
(Parere al Ministro per le riforme costituzionali e i rapporti con il Parlamento, ai sensi dell’articolo 17, comma 2, della legge 23 agosto 1988, n. 400 e dell’articolo 2, comma 1, del decreto legislativo 14 settembre 2015, n. 149. Seguito dell’esame e rinvio)
Prosegue l’esame, sospeso nella seduta di ieri.
Il PRESIDENTE ricorda che nella precedente seduta il relatore, senatore Pagano, ha illustrato l’Atto del Governo.
La senatrice SPILABOTTE (PD) fa notare che alcune categorie attualmente non ricomprese nel nuovo organismo, come i servizi ispettivi ASL, attualmente in carico alle regioni, chiederebbero di confluirvi.
Il presidente SACCONI (AP (NCD-UDC)) comprende tale istanza; in attesa del referendum confermativo della riforma costituzionale, la quale riconduce allo Stato centrale funzioni attualmente svolte dalle regioni, sarebbe effettivamente opportuno prevedere nella bozza di parere che, come peraltro accade con riferimento ad ANPAL, l’Ispettorato nazionale non venga definito unicamente in se stesso, ma anche come responsabile di una rete che svolga le funzioni gestite, peraltro debolmente, da altri enti.
La senatrice PARENTE (PD) sottolinea che la necessità di una omogeneizzazione in tal senso era già contenuta nel parere reso il 5 agosto 2015 dalla Commissione con riferimento all’Atto di Governo n. 178, concernente le disposizioni per la razionalizzazione e la semplificazione dell’attività ispettiva in materia di lavoro e di legislazione sociale.
Il presidente SACCONI (AP (NCD-UDC)) concorda, aggiungendo che in tema di sicurezza si riscontra una generalizzata richiesta di omogeneità di regole.
Il senatore DIVINA (LN-Aut), pur comprendendo le ragioni addotte dagli intervenuti, rileva che l’esperienza delle province di Trento e di Bolzano risulta invece connotata da una apprezzabile funzionalità.
Il presidente SACCONI (AP (NCD-UDC)) osserva che ciò potrà essere avvalorato da un richiamo nella bozza di parere al rispetto degli statuti di autonomia delle province di Trento e Bolzano, che peraltro hanno in ogni caso anch’esse interesse ad essere inserite in una rete più funzionale e contrassegnata da regole omogenee di funzionamento.
Il seguito dell’esame è quindi rinviato.
SUI LAVORI DELLA COMMISSIONE
Il presidente SACCONI fa presente che la Commissione sta svolgendo in modo serrato audizioni sui disegni di legge nn. 2233 e 2229, in materia di lavoro autonomo, che dovrebbero esaurirsi la prossima settimana. Successivamente la Commissione svolgerà audizioni sui disegni di legge n. 2232 e 2292 (assistenza disabili gravi). In entrambi i casi si tratta di provvedimenti che occorre definire, sia pure per ragioni diverse, in tempi ristretti. Auspica inoltre che nella giornata di martedì prossimo la Commissione possa concludere l’esame dell’Atto del Governo n. 266, con la votazione del relativo parere.
La Commissione concorda.
La seduta termina alle ore 15,40.
Riunione n. 69
MERCOLEDÌ 9 MARZO 2016
Presidenza del Presidente
SACCONI
Orario: dalle ore 14 alle ore 15,15
AUDIZIONE INFORMALE SUI DISEGNI DI LEGGE NN. 2233 E 2229 (LAVORO AUTONOMO)
Riunione n. 68
MERCOLEDÌ 9 MARZO 2016
Presidenza del Presidente
SACCONI
Orario: dalle ore 8,30 alle ore 9,30
AUDIZIONE INFORMALE SUI DISEGNI DI LEGGE NN. 2233 E 2229 (LAVORO AUTONOMO)
220ª Seduta
Presidenza del Presidente
SACCONI
Interviene il sottosegretario di Stato per il lavoro e le politiche sociali Cassano.
La seduta inizia alle ore 15.
SULLA PUBBLICAZIONE DEI DOCUMENTI ACQUISITI
Il presidente SACCONI comunica che durante le odierne audizioni sui disegni di legge nn. 2233 e 2229 (Lavoro autonomo), svoltesi in sede di Ufficio di presidenza integrato dai rappresentanti dei Gruppi, sono state acquisite documentazioni che saranno rese disponibili per la pubblica consultazione sulla pagina web della Commissione.
Prende atto la Commissione.
IN SEDE CONSULTIVA SU ATTI DEL GOVERNO
Schema di decreto del Presidente della Repubblica concernente regolamento recante statuto dell’Ispettorato nazionale del lavoro (n. 280)
(Parere al Ministro per le riforme costituzionali e i rapporti con il Parlamento, ai sensi dell’articolo 17, comma 2, della legge 23 agosto 1988, n. 400 e dell’articolo 2, comma 1, del decreto legislativo 14 settembre 2015, n. 149. Esame e rinvio)
Introducendo l’esame dell’Atto, il relatore PAGANO (AP (NCD-UDC)) ricorda che lo schema di regolamento in esame è stato predisposto ai sensi dell’articolo 2, comma 1, del decreto legislativo n. 149 del 2015 ed è finalizzato all”adozione dello statuto dell’Ispettorato nazionale del lavoro, istituito con l’intento di integrare i servizi ispettivi del Ministero del lavoro, dell’INPS e dell’INAIL; sottolinea inoltre che l’Ispettorato ha compiti di vigilanza in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro, di accertamento sul riconoscimento del diritto a prestazioni per infortuni su lavoro e malattie professionali ed esposizione al rischio nelle malattie professionali, nonché di cura della formazione e dell’aggiornamento del personale ispettivo ed emanazione di circolari interpretative in materia ispettiva e sanzionatoria.
Passando all’esame del provvedimento, rileva che l’articolo 1 sancisce l’emanazione dello statuto dell’Ispettorato, allegato allo schema di regolamento. Il successivo articolo 3 concerne gli organi dell’Ispettorato (direttore, consiglio di amministrazione e collegio dei revisori); in particolare, l’incarico di direttore è incompatibile con altri rapporti di lavoro subordinato, pubblico o privato, o di lavoro autonomo, nonché con qualsiasi altra attività professionale privata, anche occasionale, che possa entrare in conflitto con gli scopi e i compiti dell’Ispettorato. Sul punto, il relatore riterrebbe comunque opportuno chiarire la nozione di “lavoro autonomo”, considerato che la norma tratta in termini diversi le attività professionali private, anche occasionali. Con l’articolo 4si individuano le funzioni del direttore dell’Ispettorato, tra i cui compiti rientrano anche tutti quelli non espressamente assegnati da disposizioni di rango legislativo o dallo statuto ad altri organi. Inoltre, la riserva di deliberazione da parte del consiglio di amministrazione – con conseguente potere del direttore di sola proposta – concerne, oltre al bilancio preventivo ed al conto consuntivo, gli atti generali che regolano il funzionamento dell’Ispettorato e, limitatamente alle proposte di ammontare superiore ad 1 milione di euro, i piani di spesa ed investimento. Peraltro, riguardo a tali piani, la disciplina legislativa prevede la competenza del consiglio di amministrazione senza far riferimento ad importi minimi.
Il comma 1 del successivo articolo 5individua le funzioni del consiglio di amministrazione, mentre i commi da 2 a 9 ne disciplinano le modalità di convocazione e di svolgimento delle sedute e quelle di deliberazione. Si prevede, tra l’altro, che il Presidente possa invitare alle sedute i rappresentanti di altre amministrazioni o agenzie, nonché esperti nelle materie da trattare. In merito alle funzioni del direttore, il relatore nota che il parere del Consiglio di Stato sullo schema segnala la mancanza di norme sulle procedure per l’adozione dei regolamenti interni di organizzazione e contabilità, competenza che l’articolo 8, comma 4, lettera l) del decreto legislativo n. 300 del 1999 espressamente assegna – previa approvazione del Ministero vigilante – al direttore quale organo di vertice dell’ente. Riguardo alla presidenza delle sedute del consiglio di amministrazione in caso di assenza del Presidente, il medesimo parere del Consiglio di Stato reputa opportuno riformulare il comma 7 dell’articolo 5, prevedendo che la sostituzione avvenga, in primo luogo, con il membro più anziano per nomina e che solo a parità di tale parametro si applichi il criterio dell’anzianità anagrafica, al quale fa invece direttamente riferimento il comma 7. Gli articoli 6 e 7riguardano le funzioni del collegio dei revisori e le modalità di convocazione e di svolgimento delle sedute dello stesso. Anche su tale aspetto, il Consiglio di Stato osserva che, essendo il numero legale per la seduta costituito da due membri, occorrerebbe definire la disciplina per il caso di parità di voti, ovvero prevedere che alle sedute siano convocati e assistano sia i membri effettivi sia i supplenti. Con l’articolo 8 si definiscono le funzioni dei dirigenti dell’Ispettorato, che si avvale del Comitato unico di garanzia per le pari opportunità (articolo 9); l’articolo 10prevede la stipula di una convenzione per definire gli obiettivi attribuiti all’Ispettorato – per un arco temporale non superiore a tre anni e con riferimento all’attività di contrasto al lavoro nero e irregolare – tra il direttore dell’Ispettorato e il Ministro del lavoro. In base all’articolo 11 siconfermano i poteri di indirizzo e vigilanza del Ministro del lavoro sull’Ispettorato; l’articolo 12definisce le entrate, mentre l’articolo 13 disciplina le procedure di approvazione del bilancio preventivo e del conto consuntivo. Da ultimo, l’articolo 14reca alcuni richiami normativi in merito alla condotta del personale dell’Ispettorato. Conclusivamente, il relatore si riserva di formulare una proposta di parere al termine del dibattito.
Il seguito dell’esame è quindi rinviato.
Schema di decreto del Presidente della Repubblica concernente regolamento recante statuto dell’Agenzia nazionale per le politiche attive del lavoro (n. 281)
(Parere al Ministro per le riforme costituzionali e i rapporti con il Parlamento, ai sensi dell’articolo 17, comma 2, della legge 23 agosto 1988, n. 400 e dell’articolo 4, comma 18, del decreto legislativo 14 settembre 2015, n. 150. Esame e rinvio)
La relatrice SPILABOTTE (PD), dopo aver richiamato le disposizioni del decreto legislativo n. 150 del 2015, istitutivo dell’ANPAL, osserva che l’articolo 1 dell’Atto di Governo in esame si riferisce all’emanazione dello statuto dell’Agenzia, contenuto in allegato. Lo statuto conferma la natura e le funzioni dell’ANPAL; l’articolo 3 dell’Atto attesta il ruolo di indirizzo del Ministero del lavoro e l’articolo 4 specifica i criteri per l’adozione dei regolamenti di contabilità e di organizzazione, aspetto sul quale la relatrice riporta le osservazioni formulate dal Consiglio di Stato.
Passando ad esaminare l’articolo 5, la relatrice rileva che sono ivi definiti e specificati gli organi dell’Agenzia (presidente, consiglio di amministrazione, consiglio di vigilanza e collegio dei revisori), e ne sono indicati requisiti e incompatibilità. Gli articoli 6 e 7 disciplinano, rispettivamente, funzioni del presidente e del consiglio di amministrazione, nonché le modalità di convocazione e di svolgimento delle sedute. Su quest’ultimo punto, la relatrice fa proprie le considerazioni del Consiglio di Stato in merito alla disciplina del numero legale e sul quorum deliberativo del consiglio di amministrazione. Gli articoli 8 e 9 confermano le funzioni del consiglio di vigilanza e quelle del collegio dei revisori, nonché le modalità di svolgimento delle sedute e delle deliberazioni del medesimo collegio, su cui la relatrice richiama le criticità sollevate dal Consiglio di Stato. L’articolo 10 concerne le funzioni del direttore generale, mentre con l’articolo 11 sono individuate le attribuzioni dei dirigenti. Gli articoli 13 e 14 definiscono, rispettivamente, l’articolazione in sette uffici dirigenziali dell’Agenzia e le procedure di approvazione dei bilanci. All’articolo 15 si individuano le fonti di finanziamento dell’Agenzia, mentre con l’articolo 16 si stabiliscono le procedure per l’adozione delle modifiche allo statuto, che dovrebbero avere, secondo il già richiamato parere del Consiglio di Stato, le modalità della disciplina generale per i regolamenti di delegificazione.
Sull’articolo 17, col quale si demanda ad un decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri la definizione di un’organizzazione temporanea dell’Agenzia in attesa del regolamento di organizzazione, la relatrice segnala che essa è peraltro già contenuta nell’articolo 10 dell’Atto del Governo n. 266, attualmente all’esame della Commissione. Conclusivamente, si riserva di proporre una bozza di parere all’esito del dibattito.
Il presidente SACCONI, attesa la connessione dell’Atto in esame con l’Atto n. 266, del pari all’esame della Commissione, raccomanda la formulazione di pareri dal contenuto coordinato e convergente.
Il seguito dell’esame è quindi rinviato.
La seduta termina alle ore 15,40.
Riunione n. 67
MARTEDÌ 8 MARZO 2016
Presidenza del Presidente
SACCONI
Orario: dalle ore 14 alle ore 15
AUDIZIONE INFORMALE SUI DISEGNI DI LEGGE NN. 2233 E 2229 (LAVORO AUTONOMO)