195ª Seduta
Presidenza della Vice Presidente
indi del Presidente
La seduta inizia alle ore 8,45.
IN SEDE CONSULTIVA
(2124) Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 1° ottobre 2015, n. 154, recante disposizioni urgenti in materia economico-sociale, approvato dalla Camera dei deputati
(Parere alla 5a Commissione. Seguito e conclusione dell’esame. Parere favorevole con osservazioni)
Prosegue l’esame, sospeso nella seduta di ieri.
La relatrice MANASSERO (PD) presenta una bozza di parere, favorevole con osservazioni, redatta alla luce del dibattito svoltosi ieri in Commissione (testo allegato al resoconto).
La senatrice CATALFO (M5S) dà conto di una proposta di parere, favorevole con condizioni (testo allegato al resoconto), che traduce le perplessità contenute negli interventi dei senatori del suo Gruppo.
Su richiesta della relatrice MANASSERO (PD), la seduta viene brevemente sospesa.
La seduta, sospesa alle ore 9, riprende alle ore 9,05.
La relatrice MANASSERO (PD) illustra una nuova versione del parere, di segno favorevole con osservazioni (testo allegato al resoconto).
La senatrice CATALFO (M5S), pur apprezzando l’inserimento nella nuova bozza predisposta dalla relatrice di alcune notazioni avanzate dal suo Gruppo, ritiene comunque che ciò non consenta il superamento delle perplessità manifestate e del parere condizionato da lei già illustrato. I senatori del Movimento 5 stelle si asterranno dal voto su tale nuova bozza di parere.
Presente il prescritto numero di senatori, il presidente SACCONI mette quindi ai voti la proposta di parere da ultimo illustrata dalla relatrice, che risulta approvata a maggioranza, risultando conseguentemente precluso il voto sullo schema di parere favorevole condizionato a prima firma della senatrice Catalfo.
La seduta termina alle ore 9,15.
PARERE APPROVATO DALLA COMMISSIONE SUL DISEGNO DI LEGGE N. 2124
La Commissione lavoro, previdenza sociale, esaminato il disegno di legge in titolo, esprime, per quanto di competenza, parere favorevole, osservando che nell’accordo quadro del 30 luglio 2015 il Governo si era impegnato a convocare entro l’anno un tavolo per esaminare le problematiche occupazionali e sociali dei lavoratori ex LSU e dei cosiddetti “appalti storici” e rimarcando la necessità che esso tenga fede a tale impegno.
Si invita la Commissione di merito a valutare la necessità di individuare quanto prima le risorse finanziarie necessarie ad assicurare il completamento del finanziamento per l’anno 2016 del piano “Scuole belle” e a sollecitare la verifica dell’individuazione di una copertura alternativa rispetto alla riduzione delle risorse del Fondo sociale per l’occupazione e la formazione.
Si suggerisce altresì di promuovere la ricerca di una soluzione di carattere strutturale alle problematiche di carattere sociale ed occupazionale dei lavoratori già impegnati in attività socialmente utili nella pulizia e manutenzione delle scuole e di quelli rientranti nei cosiddetti “appalti storici”.
L’introduzione dell’articolo 1-bis è volta ad assicurare la continuità dei lavori di pubblica utilità svolti presso le pubbliche amministrazioni dai lavoratori socialmente utili ed ha carattere transitorio nelle more dell’attivazione della convenzione quadro di cui al comma 2 dell’articolo 26 del decreto legislativo 14 settembre 2015, n. 150. Si sottolinea pertanto la necessità di dare attuazione quanto prima in modo completo al predetto decreto che prevede il riordino della normativa in materia di servizi per il lavoro e di politiche attive.
SCHEMA DI PARERE PROPOSTO DALLA RELATRICE SUL DISEGNO DI LEGGE N. 2124
La Commissione lavoro, previdenza sociale, esaminato il disegno di legge in titolo, esprime, per quanto di competenza, parere favorevole, osservando che nell’accordo quadro del 30 luglio 2015 il Governo si era impegnato a convocare entro l’anno un tavolo per esaminare le problematiche occupazionali e sociali dei lavoratori ex LSU e dei cosiddetti “appalti storici” e rimarcando la necessità che esso tenga fede a tale impegno.
Si invita la Commissione di merito a valutare la necessità di individuare quanto prima le risorse finanziarie necessarie ad assicurare il completamento del finanziamento per l’anno 2016 del piano “Scuole belle” e di promuovere la ricerca di una soluzione di carattere strutturale alle problematiche di carattere sociale ed occupazionale dei lavoratori già impegnati in attività socialmente utili nella pulizia e manutenzione delle scuole e di quelli rientranti nei cosiddetti “appalti storici”.
L’introduzione dell’articolo 1-bis è volta ad assicurare la continuità dei lavori di pubblica utilità svolti presso le pubbliche amministrazioni dai lavoratori socialmente utili ed ha carattere transitorio nelle more dell’attivazione della convenzione quadro di cui al comma 2 dell’articolo 26 del decreto legislativo 14 settembre 2015, n. 150. Si sottolinea pertanto la necessità di dare attuazione quanto prima in modo completo al predetto decreto che prevede il riordino della normativa in materia di servizi per il lavoro e di politiche attive.
SCHEMA DI PARERE PROPOSTO DAI SENATORI CATALFO, PAGLINI E PUGLIA SUL DISEGNO DI LEGGE N. 2124
La Commissione 11a del Senato, in sede d’esame del disegno di legge di conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 1° ottobre 2015, n. 154, recante disposizioni urgenti in materia economico-sociale (AS 2124);
premesso che:
l’articolo 1 è volto al finanziamento del Piano straordinario per il ripristino del decoro e della funzionalità degli edifici scolastici (cosiddetto programma #scuole belle), elaborato a seguito dell’accordo sottoscritto il 28 marzo 2014 presso il Ministero del lavoro e delle politiche sociali il quale prevedeva tra l’altro di avviare a definitiva soluzione la problematica occupazionale conseguente alle riduzioni degli affidamenti derivanti dalle espletate gare CONSIP e riguardante i lavoratori ex LSU e quelli appartenenti alle ditte dei cosiddetti “appalti storici”;
l’articolo 1-bis modifica l’ambito di applicazione della normativa transitoria in materia di lavori socialmente utili, “allo scopo di consentire alle amministrazioni pubbliche” la continuità nello svolgimento delle relative attività di pubblica utilità;
considerato che:
nonostante tutte le iniziative prese negli ultimi anni e spesso disattese, sia dal punto di vista negoziale che dal punto di vista normativo, appare forte la tendenza, specialmente in alcune aree del paese, a voler mantenere una schiera di lavoratori socialmente utili, lavoratori più che precari, da utilizzare volta a volta come bacino elettorale o di clientele o come strumento di pressione;
rispetto alla situazione dei lavoratori socialmente utili il provvedimento in esame sembra costituire l’ennesima proroga dello status quo e dunque l’ennesimo rinvio di una soluzione definitiva e soddisfacente;
formula, per quanto di competenza, parere favorevole subordinato alle seguenti condizioni:
nel settore oggetto della normativa di cui in premessa appare necessario procedere ad una internalizzazione dei servizi, con il conseguente ampliamento dell’organico al fine di pervenire finalmente alla possibilità di una stabilizzazione per i lavoratori interessati, attraverso apposite procedure concorsuali che tengano conto delle competenze acquisite;
procedere ad un rafforzamento dei controlli sulle ditte dei cosiddetti “appalti storici” e più in generale sulle ditte cui vengono affidati i servizi esternalizzati (spesso riconducibili a poche multinazionali), in particolar modo per quanto riguarda il rispetto dei minimi salariali, atteso che la pratica dell’esternalizzazione ha creato ingiustificabili disparità di trattamento tra personale adibito alle medesime mansioni;
individuazione di una copertura di parte degli oneri finanziari di cui all’articolo 1 alternativa rispetto alla riduzione delle risorse del Fondo sociale per l’occupazione e la formazione.
194ª Seduta
Presidenza della Vice Presidente
La seduta inizia alle ore 15,30.
IN SEDE CONSULTIVA
(2124) Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 1° ottobre 2015, n. 154, recante disposizioni urgenti in materia economico-sociale, approvato dalla Camera dei deputati
(Parere alla 5a Commissione. Esame e rinvio)
La relatrice MANASSERO (PD), introducendo il provvedimento, già approvato dalla Camera dei deputati, si sofferma sull’articolo 1-bis, che estende l’ambito di applicazione della normativa transitoria in materia di lavori socialmente utili da parte di titolari di ammortizzatori sociali, comprendendo tutti i progetti che abbiano avuto inizio prima dell’adozione della convenzione quadro da parte dell’Agenzia Nazionale per le Politiche Attive del Lavoro (ANPAL). Ricorda inoltre che le attività a fini di pubblica utilità sono definite da convenzioni, stipulate dalle Regioni o Province autonome con le pubbliche Amministrazioni, sulla base della citata convenzione quadro predisposta dall’ANPAL.
In merito ad altri articoli del decreto-legge, segnala all’articolo 1la riduzione, per il 2015,della dotazionedelFondo sociale per l’occupazione e la formazione di 50 milioni di euro per consentire la prosecuzione degli interventi relativi agli edifici scolastici, e all’articolo 2la modifica della normativa sull’amministrazione straordinaria delle grandi imprese in stato di insolvenza. Propone conclusivamente di esprimere un parere favorevole, nel quale si richiami tuttavia al Governo l’urgenza di convocare un tavolo per esaminare le problematiche occupazionali e sociali dei lavoratori ex LSU e dei cosiddetti appalti storici, facendo seguito all’impegno assunto nell’accordo quadro del 30 luglio 2015.
La senatrice CATALFO (M5S) osserva che con il provvedimento d’urgenza per l’ennesima volta si prorogano i lavoratori LSU, per far loro svolgere attività diverse da quelle originarie, a seguito di una finta formazione. Si tratta inoltre di soggetti che, alle dipendenze della pubblica Amministrazione, hanno svolto per anni le medesime funzioni, e per i quali si riscontra una disparità di trattamento rispetto agli altri lavoratori. Il problema andrebbe dunque affrontato in modo radicale e risolutivo e non semplicemente rinviato con questa ulteriore proroga. L’articolo 1-bis del decreto-legge inserisce inoltre in quest’ambito anche i percettori di cassa integrazione, in aperta contraddizione con quanto previsto nel decreto legislativo n. 150 del 2015, attuativo del Jobs Act. Infine, la senatrice coglie l’occasione per stigmatizzare il contenuto dell’articolo 24 del disegno di legge di stabilità, anticipando l’intenzione di presentare un parere alternativo a quello proposto dalla relatrice.
Concorda il senatore BAROZZINO (Misto-SEL), osservando che, fin dal suo insediamento, il Governo ha sostanzialmente svalutato il lavoro; ciò è anche nel caso in esame, in cui si dà sostanzialmente corso a un demansionamento camuffato. I lavoratori socialmente utili hanno già subito decurtazioni di stipendio e nel tempo hanno accettato qualsiasi condizione venisse loro proposta; con il decreto-legge in esame si finisce col prorogarne il precariato. Si tratta di un trattamento disumano, riservato a un comparto di 24.000 lavoratori; un numero, dunque, non così ingente da impedire la soluzione del problema.
La relatrice MANASSERO (PD) interviene brevemente per segnalare che, ferma restando la validità di alcune sollecitazioni, l’articolo 1-bisintende dare soluzione ai progetti iniziati prima della adozione della convenzione quadro da parte dell’ANPAL. Il finanziamento contenuto nell’articolo 1 è invece finalizzato alla prosecuzione di interventi relativi ad edifici scolastici, che sono stati caldeggiati in modo trasversale.
La senatrice PAGLINI (M5S) giudica il decreto-legge del tutto privo dei requisiti di urgenza e disomogeneo nel contenuto. La prima parte sarebbe pertanto da cancellare, mentre per i lavoratori socialmente utili occorrerebbero misure a carattere strutturale, anziché una disposizione che finisce per aumentarne la precarietà.
Il senatore PUGLIA (M5S) ritiene che il provvedimento non si riferisca ad alcuna situazione di carattere eccezionale, atteso che i lavoratori socialmente utili stanno svolgendo una prestazione di lavoro da moltissimi anni, al di là delle modalità con le quali sono stati assunti. L’ulteriore proroga disposta con il provvedimento d’urgenza finisce dunque con il confermare la situazione di precarietà proprio ai danni di quanti nel corso degli anni hanno accettato qualsiasi condizione, senza levare proteste.
Secondo il senatore DIVINA (LN-Aut), la disomogeneità del decreto-legge emerge dalla stessa relazione illustrativa. Inoltre, se con l’istituzione del Fondo sociale per l’occupazione, che peraltro risulta qui ridotto, il Governo aveva voluto dare un segnale di attenzione nei confronti delle nuove povertà, non può essere sottaciuto che la contrattazione nel pubblico impiego è ferma da otto anni e che il settore è in forte sofferenza. Ciò dovrebbe aprire una riflessione, in particolare con riferimento al comparto sicurezza, a maggior ragione in un momento nel quale agli addetti si richiedono interventi straordinari.
Il seguito dell’esame è quindi rinviato.
SULL’ORDINE DEI LAVORI
La senatrice CATALFO (M5S) chiede che nella prossima settimana venga riunito il comitato ristretto sui disegni di legge nn. 1148 e connessi (reddito di cittadinanza e salario minimo orario). Ritiene inoltre assai grave che nel corso dell’esame della manovra di bilancio sia risultata preclusa ogni modifica che traducesse osservazioni e dibattiti condotti in Commissione lavoro, ritenendo tale circostanza non rispettosa nei confronti della Commissione e non dignitosa per i parlamentari. Esprime pertanto disappunto e disagio, evidenziando che per tal via il Parlamento finisce per esaminare unicamente provvedimenti d’urgenza, peraltro immodificabili.
Si associa il senatore BAROZZINO (Misto-SEL), sollecitando anch’egli la ripresa dell’esame in comitato ristretto dei provvedimenti riguardanti il reddito di dignità, nonché una disamina riguardante il tema dell’aumento delle morti sul lavoro.
La senatrice PARENTE (PD) osserva che l’ultima riunione del comitato ristretto sui disegni di legge nn. 1148 e connessi (reddito di cittadinanza e salario minimo orario) si è svolta il 28 ottobre e che successivamente i parlamentari sono stati impegnati, anche presso la Commissione di merito, per l’esame del disegno di legge di stabilità. Conviene comunque sull’opportunità di una convocazione del comitato ristretto nella prossima settimana, ripartendo dai dati di approfondimento elaborati dall’ISTAT. Ritiene utile anche un dibattito sull’andamento dell’esame dei documenti di bilancio, a maggior ragione perché talune questioni erano state affrontate in Commissione negli ultimi mesi in modo assolutamente trasversale e bipartisan.
La seduta termina alle ore 16,20.




























