Pienamente riuscito, secondo i sindacati, lo sciopero di 8 ore di ieri, proclamato a seguito della decisione della Ericsson di cedere lo stabilimento di Marcianise alla Jabil. Nella stessa mattinata circa 500 lavoratrici e lavoratori in lotta hanno raggiunto in corteo la Prefettura, dove si è svolto un incontro nel quale hanno espresso la netta contrarietà ad un’operazione che metterebbe a rischio la sopravvivenza dello stabilimento.
“Per oggi -dichiara in una nota Roberta Turi, della segreteria nazionale Fiom Cgil- sono proclamate ulteriori due ore di sciopero a fine turno ed è in corso un presidio permanente di fronte alla fabbrica, organizzato dal giorno successivo all’avvio della procedura di cessione del ramo d’azienda. Nei prossimi giorni sono previste altre iniziative e scioperi a scacchiera”.
“Abbiamo richiesto -prosegue la nota-, con le altre organizzazioni sindacali, un incontro urgente al ministero dello Sviluppo economico per avviare un immediato tavolo di confronto. La Fiom ritiene infatti che, per l’importanza dello stabilimento di Marcianise – che produce apparati ottici ad alta tecnologia – e per il rischio che questa cessione possa comportare il progressivo smantellamento di un’attività produttiva strategica per il paese, il Governo debba intervenire immediatamente, anche a tutela dell’occupazione e e di quello che rimane del tessuto industriale della provincia di Caserta”.