La lettera inviata da Claudio Riva al governo, nella quale la famiglia chiede di rientrare in gioco nella partita per l’Ilva, e’ arrivata ”fuori tempo massimo”. Lo ha detto il consigliere del governo Andrea Guerra, in audizione al senato. Domani, quindi, come previsto, partira’ la domanda per l’amministrazione straordinaria, unica strada per salvare l’azienda siderurgica. Guerra ha confermato anche che la newco per l’Ilva “all’inizio sarà al 100% patrimonio pubblico. Spero di riuscire nel tempo a formulare una soluzione in cui ci siano anche investitori privati, operatori specializzati. Non penso all’ingresso di industriali ma operatori specializzati nel turnaround”.
Guerra ha precisato che tra le urgenze c’e’ quella di sbloccare subito risorse economiche, in particolare i 150 milioni derivanti dalla conclusione del contenzioso tra Ilva e Fintecna: “sono ‘conditio sine qua non'” per avviare il risanamento -ha detto- quei soldi ci sono, sono iscritti nel bilancio di Fintecna, che e’ dello Stato e Ilva e’ in amministrazione straordinaria. Sono fondamentali, critici, oro colato. O arrivano quei 150 milioni o e’ un disastro. Senza quei 150 milioni, ha aggiunto, anche il miliardo e rotti sequestrati dalla procura di Milano, e congelati sul conto Ubs in Svizzera, potrebbe risultare inutili. Guerra ha spiegato che “se le risorse non ci sono bisognera’ portare i libri in Tribunale un giorno”, mentre l’Ilva “e’ un’azienda bella e fantastica,la garanzia sono le sue persone che non sanno se a febbraio prenderanno lo stipendio. Bisogna lavorare tutti insieme ad un percorso che in 24-36 mesi possa restituire ai dipendenti e al mondo un’azienda sana”.
Di fronte all’urgenza economica, passa in secondo piano anche la questione della depenalizzazione per i nuovi amministratori: per Guerra, infatti, “la storia è molto semplice: possiamo discutere a lungo sulla totale giustezza del protocollo Aia. C’è un grande investimento da fare. Vuol dire che ci devono essere risorse. Se le risorse non ci sono bisogna portare i libri in tribunale. Lo Stato si fa garante di questo percorso. Se ci sono risorse la depenalizzazione non serve a niente. Ci può essere come non essere perchè diversamente se le risorse non ci sono si va in tribunale. In merito alla futura nomina dei tre amministratori straordinari Guerra ha parlato di “uno che sia la prima persona tra i tre”, una sorta di primus inter pares.

























