È proseguito per tutto il fine settimana il lavoro di governo e Parlamento per mettere a punto le ultime modifiche alla manovra finanziaria. L’obiettivo è arrivare a smaltire in Commissione almeno 20-25 articoli entro giovedì, affrontando poi i nodi della previdenza integrativa e degli ammortizzatori, soprattutto perché la legge di Stabilità viaggia in parallelo con il Jobs act (che dovrebbe essere votato in Aula alla Camera il prossimo venerdì) e l’individuazione di nuove risorse costituirebbe una spinta in più all’approvazione della controversa riforma del lavoro.
La legge di stabilità riguarda anche e soprattutto quei tagli agli enti locali che, in questi giorni, sono tornati al centro del dibattito fra governo e regioni per l’emergenza maltempo. Il premier Matteo Renzi parla della necessità di rottamare le scelte dei governatori, mentre da parte loro i presidenti di Regione ricordano a Renzi che il dissesto idrogeologico deriva dalle scelte fatte dai governi sui vari condoni edilizi. Per questo il governo ha convocato sindaci e presidenti di Regione per giovedì. Oltre che sulla spending imposta ai governatori, la riunione verterà sull’apertura dei cantieri e sulla richiesta degli enti locali di essere svincolati dal patto di stabilità, almeno per le opere antidissesto.
Intanto Cassa Depositi e Prestiti si dice pronta a sbloccare risorse per gli interventi ambientali, a patto però che l’Europa garantisca la flessibilità richiesta.
F.P.