Ad aprile la produzione industriale nel nostro Paese è tornata a salire, segnando un aumento dello 0,7% su marzo, quando era risultata negativa. Lo ha rilevato l’Istat. Su base annua la crescita è dell’1,6% (dato corretto per effetti calendario).
Ad aprile l’indice destagionalizzato ha segnato variazioni congiunturali positive nei comparti dell’energia (+3%), dei beni di consumo (+2,2%) e dei beni intermedi (+0,5%). Variazione negativa per il raggruppamento dei beni strumentali (-1,3%). Le sole attività manifatturiere hanno registrato un aumento dello 0,4%.
Gli indici corretti per gli effetti di calendario hanno segnato aumenti tendenziali nei raggruppamenti dei beni intermedi (+3,9%) e dei beni di consumo (+3,2%). Flessione per il comparto dell’energia (-5,3%) e, in misura più lieve, quello dei beni strumentali (-0,7%). Le attività manifatturiere sono aumentate del 2,1%.
Per quanto riguarda i settori di attività economica, ad aprile i comparti che hanno registrato la maggiore crescita tendenziale sono quelli della metallurgia e fabbricazione di prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti (+7,1%), delle industrie alimentari, bevande e tabacco (+5,8%) e della fabbricazione di mezzi di trasporto (+3,4%). Le diminuzioni maggiori si sono avute nei settori della fabbricazione di coke e prodotti petroliferi raffinati (-8,1%), della fabbricazione di apparecchiature elettriche e apparecchiature per uso domestico non elettriche (-6,7%) e della fornitura di energia elettrica, gas, vapore ed aria (-4,9%).
Secondo l’ufficio Studi di Confindustria, il quadro rimane nel complesso debole ma orientato al miglioramento. “Gli indicatori disponibili per il manifatturiero non delineano una netta accelerazione ma segnalano il proseguimento di un lento recupero nei prossimi mesi”.




























