368ª Seduta
Presidenza del Presidente
GIULIANO
La seduta inizia alle ore 14,30.
IN SEDE CONSULTIVA SU ATTI DEL GOVERNO
Proposta di nomina del professor Pietro Antonio Varesi a Presidente dell’Istituto per lo sviluppo della formazione professionale dei lavoratori (Isfol) (n. 162)
(Parere al Ministro per i rapporti con il Parlamento. Seguito e conclusione dell’esame. Parere favorevole)
Riprende l’esame, sospeso nella seduta del 27 novembre scorso.
Il presidente GIULIANO (PdL), relatore, ricorda che nella precedente seduta ha illustrato il curriculum del candidato.
Nessuno chiedendo di intervenire per dichiarazione di voto, indice quindi la votazione.
Partecipano al voto i senatori PIGNEDOLI (PD) (in sostituzione del senatore Adragna), BIANCHI (PdL), BLAZINA (PD), CARLINO (IdV),CASTRO (PdL), GHEDINI (PD), GIULIANO (PdL), ICHINO (PD), MORRA (PdL), NEROZZI (PD), LIVI BACCI (PD) (in sostituzione del senatore Passoni), ROILO (PD), SPADONI URBANI (PdL) e TREU (PD).
La proposta di nomina risulta approvata, con 12 voti favorevoli, un voto contrario e una scheda bianca.
La seduta termina alle ore 14,45.
367ª Seduta
Presidenza del Presidente
La seduta inizia alle ore 15,15.
SULL’ORDINE DEI LAVORI
Il senatore CASTRO (PdL) anticipa la posizione del suo Gruppo sulla proposta di nomina del professor Varesi a Presidente dell’Isfol, scusandosi di essere costretto a lasciare la seduta per un concomitante impegno istituzionale prima che la Commissione affronti il punto. Al riguardo, precisa che il PdL ritiene doveroso che, nella scelta del Direttore generale dell’Istituto, il Governo realizzi un adeguato bilanciamento istituzionale.
IN SEDE CONSULTIVA
(601-711-1171-1198-B) Nuova disciplina dell’ordinamento della professione forense, approvato dal Senato e modificato dalla Camera dei deputati
(Parere alla 2a Commissione. Seguito e conclusione dell’esame. Parere favorevole con osservazione)
Riprende l’esame, sospeso nella seduta di ieri.
Il presidente relatore GIULIANO (PdL), illustra una bozza di parere, pubblicata in allegato al resoconto, nella quale ha raccolto le considerazioni avanzate nel corso del dibattito; reputa che la formulazione possega la forza necessaria a consentire la condivisione della Commissione.
Il senatore CASTRO (PdL) dichiara il pieno appoggio del suo Gruppo alla bozza di parere testé illustrata.
Il senatore ICHINO (PD) osserva che il testo contiene il riferimento alla violazione dell’articolo 35 della Costituzione, cui il suo Gruppo annette importanza dirimente, indipendentemente dall’essere esso a corredo di una osservazione o di una condizione. Dichiara pertanto voto favorevole.
In dissenso, la senatrice GHEDINI (PD), pur apprezzando lo sforzo compiuto dal Presidente relatore, anticipa il proprio voto di astensione, motivato dalla sua preferenza per una formulazione contenente una condizione e un riferimento alla necessaria coerenza con l’impianto della legge n. 92 sul mercato del lavoro.
Anche la senatrice POLI BORTONE (CN:GS-SI-PID-IB-FI) dichiara voto di astensione, basato però su motivazioni diametralmente opposte a quelle testé esposte dalla senatrice Ghedini e già illustrate nel corso della precedente seduta.
Nessun altro chiedendo di intervenire per dichiarazione di voto, presente il prescritto numero di senatori, il presidente relatore GIULIANO (PdL), mette quindi ai voti la proposta di parere testé illustrata.
La Commissione approva.
IN SEDE CONSULTIVA SU ATTI DEL GOVERNO
Proposta di nomina del professor Pietro Antonio Varesi a Presidente dell’Istituto per lo sviluppo della formazione professionale dei lavoratori (Isfol) (n. 162)
(Parere al Ministro per i rapporti con il Parlamento. Esame e rinvio )
Il presidente relatore GIULIANO (PdL) illustra il curriculum del professor Pietro Varesi, particolarmente prestigioso e dettagliato, che ne testimonia pertanto la piena qualificazione a ricoprire l’incarico di Presidente dell’Isfol.
Nessuno chiedendo in intervenire in discussione generale, dispone quindi il rinvio del seguito dell’esame alla prossima seduta.
Il seguito dell’esame è quindi rinviato.
La seduta termina alle ore 15,45.
PARERE APPROVATO DALLA COMMISSIONE
SUL DISEGNO DI LEGGE N. 601-711-1171-1198-B
La Commissione lavoro, previdenza sociale, esaminato il disegno di legge in titolo, esprime, per quanto di competenza, parere favorevole, evidenziando tuttavia rilevanti perplessità sull’articolo 41, comma 11, modificato nel corso dell’esame presso l’altro ramo del Parlamento, che sembrerebbe imporre, di fatto, un divieto di erogazione di indennità o compenso ai praticanti durante il primo semestre del tirocinio stesso.
La disposizione, oltre a confliggere con l’articolo 35 della Costituzione, introduce una immotivata quanto ingiusta sperequazione tra il tirocinio effettuato presso l’Avvocatura dello Stato e gli enti pubblici e gli studi legali privati.
Si sollecita pertanto la Commissione di merito a tenere in considerazione quanto sopra ed a rivedere la disposizione in parola.
366ª Seduta
Presidenza del Presidente
La seduta inizia alle ore 16.
IN SEDE CONSULTIVA
(601-711-1171-1198-B) Nuova disciplina dell’ordinamento della professione forense, approvato dal Senato e modificato dalla Camera dei deputati
(Parere alla 2a Commissione. Seguito dell’esame e rinvio )
Riprende l’esame, sospeso nella seduta del 14 novembre scorso.
Il senatore ICHINO (PD) richiama l’attenzione della Commissione sulle modifiche inserite alla Camera dei deputati all’articolo 41, riguardante i contenuti e le modalità del tirocinio, nel quale si radica la competenza della Commissione, e che a suo giudizio dà luogo a gravi problematiche con riferimento specifico al comma 11. La disposizione, infatti, per effetto delle modifiche inserite nel corso dell’esame dell’altro ramo del Parlamento, stabilisce sostanzialmente un divieto di retribuzione a favore dei praticanti avvocati nei primi sei mesi di tirocinio. La norma è inconcepibile e trova un unico precedente – non legislativo, e comunque deplorevole – in una disposizione contenuta nel codice deontologico dei Consulenti del lavoro; in nessun’altra professione, di tipo ordinistico o meno, si riscontra invece un divieto di retribuzione dei collaboratori. La disposizione appare pertanto ictu oculi incostituzionale, oltre che penalizzante nei confronti dei giovani che si affacciano al mondo del lavoro. Senza voler arrivare all’estremo garantismo britannico, che stabilisce un obbligo di retribuzione nei confronti del praticante, sembra del tutto inconcepibile la fissazione addirittura di un divieto in tal senso. Ritiene che ciò debba integrare una vera e propria condizione alla Commissione di merito.
Anche il senatore CASTRO (PdL) reputa del tutto inappropriata la modifica inserita alla disposizione nel corso dell’esame alla Camera dei deputati, che contraddice quanto stabilito nel decreto legislativo del 14 settembre 2011 e confermato nella legge n. 92 sul mercato del lavoro. L’apprendistato rappresenta lo strumento tipico per l’ingresso nel mondo del lavoro; in questo senso la disposizione novellata si configura come una norma regressiva, in patente violazione dei principi costituzionali.
Si associa la senatrice Cristina DE LUCA (Per il Terzo Polo:ApI-FLI).
Dissente la senatrice POLI BORTONE (CN:GS-SI-PID-IB-FI), la quale osserva che il tirocinio è finalizzato all’apprendimento della professione e che nei primi mesi l’inesperienza può addirittura creare dei disagi e dei danni nello studio legale in cui il tirocinante è inserito. Premesso che la disposizione non va interpretata come un divieto, in ogni caso riterrebbe opportuno lasciare alle parti la facoltà di stabilire la possibilità di un ristoro o di un versamento di contributi.
Il presidente relatore GIULIANO (PdL), pur apprezzando le ragioni addotte dal senatore Ichino, reputa tutt’altro che trascurabili le considerazioni della senatrice Poli Bortone, anche alla luce del tenore letterale del comma 11 dell’articolo 41, che, nel corso dell’esame alla Camera dei deputati, è stato oggetto di inserimenti mirati e specifici. Nel richiamarsi alle considerazioni a suo tempo esposte nel corso del dibattito sui disegni di legge riguardanti l’equo compenso giornalistico (nn. 3233 e 2429), non reputa che la disposizione integri un divieto, e sottolinea che in ogni caso essa non si riferisce ad un rapporto di lavoro subordinato. Riterrebbe preferibile la formulazione di un parere che, più che contenere una condizione, semmai richiamasse l’attenzione della Commissione di merito sull’assoluta inopportunità della disposizione inserita, che dà inoltre luogo ad una sperequazione tra tirocinanti presso Avvocatura dello Stato ed uffici legali di enti pubblici e presso studi legali privati.
Il senatore ICHINO (PD) si dice disponibile alla formulazione di un parere contenente un’osservazione, a condizione che in essa si richiami la violazione dell’articolo 35 della Costituzione.
Dissente il senatore PASSONI (PD), ritenendo l’apposizione di una condizione un elemento assolutamente dirimente, a maggior ragione dopo la condivisione dell’impianto della legge n. 92 sul mercato del lavoro registrata in Commissione.
Il presidente relatore GIULIANO (PdL) suggerisce la formulazione di un parere favorevole, nel quale si evidenzino tuttavia le forti perplessità della Commissione in ordine a quello che sembrerebbe un divieto di corrispondere indennità o compensi al praticante avvocato, si sottolinei la sperequazione che verrebbe a crearsi tra enti pubblici ed Avvocatura dello Stato e studi privati e si solleciti la Commissione di merito a rivedere la disposizione in parola.
Il senatore ICHINO (PD) insiste per un riferimento alla violazione dell’articolo 35 della Costituzione.
La senatrice GHEDINI (PD) giudica imprescindibile l’inserimento quanto meno di una condizione che indichi la rimozione dal testo di ogni dubbio circa la possibilità di attribuire indennità o compensi al tirocinante fin dall’inizio del rapporto di tirocinio professionale. Nell’osservare che si sarebbe potuto in modo ben più incisivo invocare il rispetto di quanto già stabilito nella recente legge n. 92 sul mercato del lavoro, che ha ridisciplinato l’istituto del tirocinio, ritiene tale condizione un punto di mediazione minima sul quale la Commissione debba attestarsi.
Il senatore CASTRO (PdL), rimettendosi alla formulazione del Presidente relatore, concorda comunque con il senatore Ichino sull’opportunità di inserire un richiamo alla violazione dell’articolo 35 della Costituzione.
In considerazione dell’imminente inizio dei lavori dell’Assemblea, il presidente relatore GIULIANO (PdL) rinvia il seguito dell’esame del disegno di legge alla seduta già convocata per domani, alle ore 15,15, nella quale illustrerà una bozza di parere redatta alla luce del dibattito odierno.
Il seguito dell’esame è quindi rinviato.
La seduta termina alle ore 16,30.