Relazione sulla partecipazione dell’Italia all’Unione europea nel 2002.
Doc. LXXXVII, n. 3.
(Relazione alla XIV Commissione).
(Seguito dell’esame e conclusione – Relazione favorevole con condizione sul disegno di legge C. 3618 e parere favorevole sul Doc. LXXXVII, n. 3).
La Commissione prosegue l’esame, rinviato, da ultimo, nella seduta del 26 febbraio 2003.
Domenico BENEDETTI VALENTINI, presidente, avverte che sono stati presentati emendamenti al disegno di legge comunitaria (vedi allegato 1).
Daniele GALLI (FI), relatore, esprime parere favorevole sugli emendamenti Trupia 16.1 e 16.2 a condizione che vengano riformulati, specificando meglio, per il primo, che sono fatte salve le disposizioni vigenti compatibili con la direttiva 2002/73/CE, nonché sugli emendamenti Motta 16.3 e Trupia 16.7 e 16.8. Esprime invece parere contrario sugli emendamenti Motta 16.4, 16.5 e 16.6.
Carmen MOTTA (DS-U), svolte preliminarmente alcune considerazioni generali in merito alla legge comunitaria che rappresenta non soltanto un momento significativo per verificare la conformità della legislazione italiana alle direttive europee, ma anche un’occasione per approfondire le tematiche che caratterizzano il profilo della stessa Unione europea rispetto agli Stati aderenti, osserva come nel disegno di legge siano definiti gli ambiti di intervento della delega, e quindi l’oggetto della stessa, ma non siano indicati i principi e i criteri direttivi che dovrebbero presenziare alla disciplina dell’oggetto stesso.
Anche in ordine alla relazione annuale sulla partecipazione dell’Italia all’Unione europea rileva che il Governo si è limitato a fornire i dati complessivi sullo stato di conformità dell’ordinamento italiano alle direttive europee, senza però dare alcuna indicazione in merito agli stessi, con ciò disattendendo quanto ribadito l’anno scorso a tale riguardo. Inoltre, la relazione non fornisce alcun riferimento preciso sui decreti di recepimento, così come previsto in via generale dalla legge La Pergola del 1986.
Per quanto riguarda gli emendamenti, prende atto della disponibilità manifestata dal relatore a recepire alcuni elementi di modifica indicati dall’opposizione e volti a migliorare il testo di legge. Soffermandosi invece sugli emendamenti sui quali il relatore ha espresso parere contrario, osserva in particolare che nel definire le molestie il testo governativo si discosta da quello della direttiva europea, in quanto richiede alla persona offesa una decisa reazione ai comportamenti sgraditi perché questi possano configurarsi come vere e proprie molestie; il riferimento allo «obiettivo» pregiudizio – che l’emendamento Motta 16.4 intende sopprimere – alla dignità e alla libertà personale ritiene abbia la funzione di specificare che il comportamento considerato offensivo debba avere comunque un rilievo riscontrabile. La direttiva si limita a definire le molestie senza fare riferimento al comportamento di contrasto assunto dalla vittima precisando invece con maggiore dettaglio gli effetti del comportamento indesiderato posto in essere, con riguardo alla creazione di un clima intimidatorio, umiliante ed offensivo. Ribadisce pertanto che l’avverbio «obiettivamente» andrebbe eliminato per evitare di dar luogo a problemi applicativi, come evidenziato anche nel dossier del Servizio studi della Camera.
Per quanto riguarda il suo emendamento 16.5, ritiene superflue e non pertinenti le parole «in maniera manifesta», posto che la molestia viene comunque considerata inaccettabile e, in quanto tale, è ritenuta una discriminazione vietata dalla direttiva europea. Propone, in alternativa, una loro sostituzione con la dizione «secondo ragionevolezza» – come proposto nel suo emendamento 16.6, non accettato dal relatore -, dizione per altro già utilizzata nella proposta di legge sulle molestie sessuali approvata nella precedente legislatura solo dal Senato della Repubblica.
Accogliendo poi l’invito del relatore, riformula gli emendamenti Trupia 16.1 e 16.2, di cui è cofirmataria, nel senso da lui indicato (vedi allegato 1).
Richiama infine l’attenzione della Commissione sulle direttive contenute nell’allegato B, in particolare su quella che fissa le prescrizioni relativamente ai valori limite per l’esposizione a vibrazioni meccaniche. Ritiene inoltre rilevante la direttiva sulla tutela ai lavoratori dipendenti in caso di insolvenza del datore di lavoro, estesa anche ai lavoratori a tempo determinato o interinale; tale direttiva stabilisce che la durata di tutela non può essere inferiore a tre mesi.
Daniele GALLI (FI), relatore, esprime parere favorevole sugli emendamenti Trupia 16.1 (seconda versione) e 16.2 (seconda versione).
Domenico BENEDETTI VALENTINI, presidente, in merito alla definizione delle molestie, ritiene che la soppressione dell’avverbio «obiettivamente» e delle espressioni che consolidano l’oggettività di un comportamento perseguibile e sanzionabile possa portare all’incertezza del diritto. Nel campo del corteggiamento, materia assai insidiosa, se la situazione non è sorretta da una qualche connotazione di oggettività, da paratie definitorie nella percezione della stessa, ritiene che potrebbero determinarsi zone di equivocità che suscitano preoccupazioni.
Roberto GUERZONI (DS-U) reputa a sua volta che l’avverbio «obiettivamente» sia pleonastico e richiama l’attenzione sul fatto che la dignità e la libertà della persona offesa non possono essere pregiudicate soggettivamente. Pertanto, ritiene eccessiva la specificazione, posto che è chiaro che si tratta di un comportamento indesiderato che persiste anche quando è stato dichiarato dalla persona che lo subisce come offensivo per ragioni connesse al sesso.
La Commissione, con distinte votazioni, approva gli emendamenti Trupia 16.1 (seconda versione) e 16.2 (seconda versione) e Motta 16.3.
Carmen MOTTA (DS-U) ritira i suoi emendamenti 16.4, 16.5 e 16.6, per ripresentarli nel corso dell’esame del disegno di legge comunitaria presso la XIV Commissione.
La Commissione, con distinte votazioni, approva gli emendamenti Trupia 16.7 e 16.8.
Domenico BENEDETTI VALENTINI, presidente, invita il relatore a formulare la sua proposta di relazione sul disegno di legge comunitaria.
Daniele GALLI (FI), relatore, illustra la sua proposta di relazione favorevole con condizione (vedi allegato 2).
Carmen MOTTA (DS-U) dichiara l’astensione dei deputati del gruppo dei Democratici di sinistra-l’Ulivo sulla proposta di relazione del relatore.
La Commissione delibera di riferire favorevolmente sul disegno di legge C. 3618. Delibera altresì di nominare il deputato Galli quale relatore presso la XIV Commissione.
Domenico BENEDETTI VALENTINI presidente, invita il relatore a formulare la sua proposta di parere sulla Relazione annuale sulla partecipazione dell’Italia all’Unione europea nel 2002.
Daniele GALLI (FI), relatore, illustra la sua proposta di parere favorevole (vedi allegato 3).
Carmen MOTTA (DS-U) dichiara l’astensione dei deputati del suo gruppo dalla votazione sulla proposta di parere del relatore.
La Commissione approva la proposta di parere favorevole del relatore sulla Relazione annuale sulla partecipazione dell’Italia all’Unione europea nel 2002.