(Dal Resoconto Sommario)
SEDE CONSULTIVA
Giovedì 14 ottobre 2004. – Presidenza del vicepresidente Angelo SANTORI. – Interviene il sottosegretario di Stato per il lavoro e le politiche sociali Pasquale Viespoli.
La seduta comincia alle 14.45.
Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge finanziaria 2005).
C. 5310-bis Governo.
Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2005 e bilancio pluriennale per il triennio 2005-2007.
C. 5311 Governo.
Tabella n. 4: Stato di previsione del Ministero del lavoro e delle politiche sociali.
(Parere alla V Commissione).
(Seguito dell’esame congiunto e rinvio).
La Commissione prosegue l’esame congiunto, rinviato, da ultimo, nella seduta di ieri.
Roberto GUERZONI (DS-U) ricorda come, nella seduta di ieri avesse chiesto che il Governo fornisse chiarimenti in ordine alla ripartizione degli stanziamenti in Tabella A, voce Ministero del lavoro, per appurare se la somma prevista in tale ambito per gli ammortizzatori sociali sia corrispondente a quella necessaria per l’attuazione del provvedimento recato dall’A.S. 848-bis. Chiede quindi un ulteriore chiarimento in ordine alla riduzione rispetto all’assestamento 2004 dell’UPB 3.1.2.16, relativa agli istituti di patronato e di assistenza sociale. Invita altresì il Governo ad illustrare le ragioni per le quali è stata prevista una riduzione del Fondo per l’occupazione a 60 milioni.
Il sottosegretario Pasquale VIESPOLI chiarisce che le risorse stanziate in Tabella A per gli ammortizzatori sociali corrispondono a quelle previste per l’attuazione del provvedimento recato dall’A.S. 848-bis. Quanto al Fondo per l’occupazione, il relativo stanziamento è stato valutato sulla base delle relative esigenze, non comprendendovi gli stanziamenti relativi ai benefici per i lavoratori che abbiano subito conseguenze per il contatto con l’amianto. In ordine agli istituti di patronato, sottolinea come la previsione 2005 sia superiore alla previsione 2004, mentre si registra una riduzione rispetto all’assestamento 2004: si riserva tuttavia un ulteriore approfondimento in merito.
Angelo SANTORI, presidente, evidenzia come lo stanziamento in favore degli istituti di patronato non sia comprimibile, in quanto a tali istituti vengono versate quote dei contributi previdenziali dei lavoratori.
Pietro GASPERONI (DS-U) evidenzia come sussistano preoccupazioni in relazione agli stanziamenti per i patronati, essendosi in passato registrati ritardi nei relativi trasferimenti, che peraltro derivano da automatismi previsti sul piano legislativo.
Cesare CAMPA (FI) ritiene sia opportuna una riflessione complessiva sull’attività degli istituti di patronato, che in molti casi svolgono un’utile opera di supporto agli enti di previdenza ma in altri casi si occupano di attività politiche che possono non corrispondere a servizi di pubblica utilità. Ricordato come siano all’esame del Parlamento proposte tendenti a prevedere ulteriori soggetti promotori di istituti di patronato, giudica opportuno che il Governo, eventualmente successivamente alla conclusione della sessione di bilancio, fornisca proprie valutazioni in ordine ai costi e ai benefici risultanti dall’attività sinora svolta, anche al fine di valutare eventuali modifiche della relativa disciplina.
Dario GALLI (LNFP), relatore, espresso un ringraziamento al sottosegretario Viespoli per i chiarimenti tecnici forniti, rileva come gli interventi svolti dai rappresentanti dell’opposizione siano stati ispirati complessivamente da un’impostazione che, per quanto legittima sul piano politico, appare diametralmente opposta a quella dei documenti di bilancio proposti dal Governo, peraltro non accompagnata da concrete proposte alternative.
Rileva quindi, con riferimento agli emendamenti già presentati, come i gruppi di opposizione propongano la stabilizzazione del personale a tempo determinato impiegato nei pubblici uffici, con ciò contraddicendo il principio delle pari opportunità, che dovrebbe stare a cuore alla sinistra, nonché la previsione costituzionale in base alla quale si accede all’impiego nelle pubbliche amministrazioni mediante concorso. Giudica pertanto l’ipotesi di stabilizzazione proposta dai gruppi di opposizione inaccettabile, evidenziando come occorra invece ridurre la spesa nel settore della pubblica amministrazione, considerato che il numero dei pubblici impiegati in Italia è relativamente molto superiore a quello degli altri paesi europei.
Quanto alle osservazioni svolte dal deputato Gianni, sottolinea come gli studi economici indichino che una riduzione delle tasse produce espansione dei consumi proprio se è volta a beneficiare le classi medie. Quanto all’opportunità di ridurre l’aliquota di tassazione massima, attualmente pari al 43 per cento, evidenzia come, contrastando l’evasione fiscale, si potrebbe abbassare quell’aliquota mantenendo un avanzo primario positivo. Rileva peraltro come i gruppi di opposizione non appaiano concordi relativamente all’esigenza di ridurre le tasse alle famiglie per accrescerne il potere d’acquisto.
Sottolinea altresì come, nonostante le difficoltà dell’economia internazionale, in Italia si sia registrato una significativa riduzione del tasso di disoccupazione, attualmente inferiore anche a quello dei maggiori paesi europei. Relativamente ai rilievi del deputato Giani sull’opportunità di favorire un’occupazione di qualità, evidenzia come non possano rispondere a tale esigenza i lavoratori immigrati, in genere adibiti ad attività lavorative elementari.
Angelo SANTORI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell’esame ad altra seduta.
La seduta termina alle 15.50.




























