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Home - Camera - Commissione Lavoro, pubblico e privato (Dai Resoconti Sommari)

Commissione Lavoro, pubblico e privato (Dai Resoconti Sommari)

22 Ottobre 2009
in Camera

SEDE CONSULTIVA


Mercoledì 13 giugno 2007. – Presidenza del presidente Gianni PAGLIARINI.

La seduta comincia alle 9.10.

Modernizzazione delle Amministrazioni pubbliche.
Nuovo testo C. 2161 Governo.
(Parere alla I Commissione).
(Seguito dell’esame e rinvio).

La Commissione prosegue l’esame del provvedimento in oggetto, rinviato nella seduta del 12 giugno 2007.

Luigi FABBRI (FI) evidenzia l’eterogeneità delle materie disciplinate dal provvedimento in esame, che reca disposizioni incidenti su ambiti differenziati. Al riguardo, richiama le disposizioni sul protocollo informatico, sulla responsabilità dirigenziale, sulle adozioni internazionali, quelle in materia di accertamenti medici per il conseguimento della patente di guida e del certificato di idoneità alla guida di ciclomotori, la delega al Governo in materia di sanzioni amministrative pecuniarie a carico dei gestori di servizi aeroportuali. Ritenendo difficile orientarsi all’interno di disposizioni così eterogenee, si riserva di valutare la possibilità di presentazione di una proposta di parere alternativo, successivamente alla formulazione della proposta di parere del relatore.
Con riferimento alla responsabilità dirigenziale di cui all’articolo 8, sottolinea l’importanza della questione relativa all’efficienza dei funzionari della pubblica amministrazione. In tale ottica, non reputa opportuno prevedere sanzioni che incidano sulla retribuzione, ritenendo preferibile puntare sulla formazione del dirigente. Fa presente, a proposito della sanzione contemplata all’articolo 8, che non appare chiaro quale sia la voce del trattamento economico accessorio colpita dalla sanzione medesima, anche se ritiene difficile ipotizzare un’incidenza su una voce diversa da quella dell’indennità di risultato.
Quanto poi all’articolo 11 recante l’istituzione della Commissione indipendente per la valutazione delle amministrazioni pubbliche, rileva l’opportunità di evitare ulteriori oneri per la finanza pubblica, quali quelli connessi all’istituzione di un simile organismo.
Esprime infine perplessità sulla disposizione recata dall’articolo 13 in materia di accertamenti medici per il conseguimento della patente di guida, ritenendo opportuno mantenere la disciplina vigente.

Augusto ROCCHI (RC-SE) svolge alcune considerazioni sul provvedimento in esame, riservandosi di valutare l’atteggiamento da assumere sulla proposta di parere che sarà formulata dal relatore. Rileva quindi che le previsioni di cui all’articolo 11, relative all’istituzione di una Commissione indipendente per la valutazione delle amministrazioni pubbliche, appaiono in contrasto con quanto concordato tra Governo e parti sociali e riportato nel Memorandum di intesa su lavoro pubblico e riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche. La Commissione indipendente in questione rappresenta infatti un’iniziativa unilaterale del Governo, in contrasto con i frequenti richiami alle esigenze della concertazione e, inoltre, impropriamente costituita presso il CNEL, senza che, tuttavia, sia ad esso in alcun modo raccordata. Tale iniziativa del Governo si inserisce, inoltre, nel contesto di una campagna di opinione volta ad imputare ai dipendenti pubblici le inefficienze e i casi di mal funzionamento delle pubbliche amministrazioni. Al riguardo, osserva che è certamente condivisibile l’obiettivo di rilanciare l’efficacia e l’efficienza delle pubbliche amministrazioni, ma che il provvedimento in esame è palesemente inadeguato rispetto a tale obiettivo. Sottolinea inoltre che il tempo a disposizione della Commissione non appare sufficiente, considerata l’ampiezza del provvedimento e la complessità delle problematiche che esso solleva. Dichiara infine che, a suo avviso, non esistono in ogni caso le condizioni affinché la Commissione possa esprimere un parere incondizionatamente favorevole.

Antonino LO PRESTI (AN) si dice sorpreso per le incisive critiche rivolte da un autorevole esponente della maggioranza, come il collega Rocchi, al disegno di legge in esame. Sottolinea quindi che gli interventi per la modernizzazione e l’incremento dell’efficienza della pubblica amministrazione, contenuti in tale provvedimento, avrebbero potuto e, a suo avviso, dovuto essere adottati con atti di natura non legislativa. Pur riconoscendo che non mancano singoli aspetti positivi, giudica il complesso del provvedimento in esame estremamente farraginoso e non convincente. Rileva, in particolare, l’assenza di una logica meritocratica e la mancanza di adeguati elementi di responsabilizzazione dei pubblici dipendenti. In proposito, si dice convinto che la grande maggioranza dei dipendenti pubblici si distingua per la sua dedizione al lavoro, ma sottolinea al contempo la necessità di sanzionare quei dipendenti che vengono meno ai loro doveri. A tal fine, però, reputa inutile la creazione di strutture pletoriche come quella di cui all’articolo 11. Concludendo, esprime quindi un giudizio fortemente negativo sull’insieme del provvedimento e auspica che tale giudizio possa essere condiviso anche da esponenti della maggioranza.

Amalia SCHIRRU (Ulivo) esprime perplessità circa la ristrettezza dei tempi di esame del provvedimento in titolo, che non consentono un approfondimento adeguato del testo.
Evidenzia che le modifiche alla legge n. 241 del 1990 relativa al procedimento amministrativo introdotte dal provvedimento in titolo si pongono comunque in linea con l’esigenza di semplificazione amministrativa, e quindi di miglioramento del rapporto tra cittadini e pubblica amministrazione, manifestata anche a livello europeo. In tale ottica ritiene condivisibile la previsione del risarcimento del danno in caso di mancata risposta fornita all’utente o in caso di mancato coinvolgimento dello stesso nell’istruttoria. Reputa però opportuno un approfondimento sul punto.
Dichiara di condividere la previsione di cui all’articolo 13 relativa agli accertamenti medici per il conseguimento della patente di guida, ritenendo congrua l’eliminazione delle attuali commissioni mediche, sia in un’ottica di semplificazione amministrativa sia in un’ottica di risparmio di spesa pubblica. Ritiene necessario mantenere le attuali commissioni mediche solo per gli accertamenti relativi a particolari categorie, come gli invalidi.
Esprime poi perplessità sulla disposizione relativa alle adozioni internazionali, ritenendo inopportuno il coinvolgimento degli operatori sociali nella valutazione della idoneità delle coppie.
Infine ritiene opportuno un approfondimento sull’articolo 11 relativo all’istituzione della Commissione indipendente per la valutazione delle amministrazioni pubbliche, per verificare che lo strumento ivi previsto risponda effettivamente alle esigenze di efficienza della pubblica amministrazione.

Lucia CODURELLI (Ulivo) si sofferma innanzitutto sull’impostazione complessiva del provvedimento in esame, il quale appare animato dall’ambizione di riorganizzare profondamente la pubblica amministrazione. Riconosce che si tratta di un obiettivo estremamente complesso, ma ritiene che non si debba per questo rinunciare a perseguirlo. Con riferimento alle considerazioni del deputato Rocchi, pur dichiarando di comprendere i problemi di consenso che ciascuna forza politica si trova ad affrontare, osserva che la Commissione dovrebbe responsabilmente farsi carico di un tema così cruciale per lo sviluppo del Paese. Ribadisce infine l’urgenza di procedere a modernizzare la pubblica amministrazione e a ridurre la distanza tra questa e i cittadini, naturalmente senza mettere sotto accusa quanti quotidianamente, con dedizione e impegno, vi operano.

Augusto ROCCHI (RC-SE) precisa di condividere pienamente i richiami all’esigenza di rendere più efficace ed efficiente la pubblica amministrazione, ma respinge con fermezza l’impostazione culturale che riconduce le cause dell’inefficienza di questa alle sole prestazioni dei pubblici dipendenti. Ribadisce quindi il proprio stupore per il fatto che il provvedimento in esame contenga disposizioni il cui contenuto è del tutto assente dal citato Memorandum e ad esso estraneo.

Gianni PAGLIARINI, presidente, osserva innanzitutto che la Commissione è sì chiamata ad esaminare il disegno di legge n. 2161 solo in sede consultiva, ma che esso investe in modo assai rilevante l’ambito di competenza della stessa Commissione: ritiene pertanto seri e fondati i richiami al problema dei tempi di esame dello stesso. Ringrazia quindi il relatore per aver approfondito, nel poco tempo a disposizione, le problematiche connesse al provvedimento in esame e per aver svolto un’ampia e puntuale relazione. Osserva quindi come il tema della modernizzazione e dell’efficienza della pubblica amministrazione sia particolarmente annoso e come su questo tema non si sia mai addivenuti a soluzioni del tutto soddisfacenti. Lo stesso tema della valutazione della pubblica amministrazione appare assai controverso: al riguardo, ritiene che la valutazione dovrebbe avere carattere permanente ed essere incentrata sulla definizione degli obiettivi e sulla misurazione dei risultati. Si sofferma quindi sull’articolo 11, cui diversi colleghi hanno già fatto riferimento, sottolineando che esso contravviene a quanto esplicitamente previsto nel Memorandum siglato tra il Governo e le parti sociali, il quale prevede la costituzione di un comune gruppo di lavoro. Evidenzia altresì che la Commissione indipendente di cui all’articolo 11 è solo apparentemente costituita presso il CNEL, il quale invece, di fatto, si troverebbe a ospitarla, senza alcun ruolo definito. Entrando quindi nel merito delle competenze della Commissione indipendente, rileva che essa interviene in modo pesante, con giudizio solitario e insindacabile, nel già complicato sistema delle relazione sindacali. Si tratta infatti di trasferire a tale organo funzioni importanti su materie che sono e devono restare oggetto di confronto tra le parti. Rileva altresì il rischio di depotenziare le funzioni di controllo e di valutazione già attribuite ad altri soggetti e di incidere sulle competenze attualmente spettanti all’ARAN e alla Corte dei conti. Ritiene infine che tale Commissione indipendente comporti oneri finanziari eccessivi rispetto alle finalità che può concretamente perseguire ed evidenzia l’assenza di un controllo apicale da parte dello Stato sull’operato della stessa.

Simone BALDELLI (FI) evidenzia l’incompletezza della disposizione relativa alla responsabilità dirigenziale, considerata la centralità della figura del dirigente ai fini di una maggiore efficienza della pubblica amministrazione.
Sottolinea poi che la Commissione indipendente per la valutazione delle amministrazioni pubbliche di cui all’articolo 11 è istituita presso il CNEL che è un organo di rilevanza costituzionale, e che ad essa sono affidati, tra l’altro, compiti che dovrebbero essere propri di altri organismi, quali l’ARAN per le funzioni ispettive. Ritiene comunque che l’istituzione della Commissione non può essere ritenuta risolutiva per il problema dell’efficienza nelle pubbliche amministrazioni, per il cui perseguimento andrebbe operata una maggiore valorizzazione dei dirigenti.
Precisando che l’istituzione della Commissione comporta una duplicazione di funzioni con conseguenti oneri a livello di finanza pubblica, preannuncia voto contrario sul provvedimento in esame, in particolare per le parti di competenza della XI Commissione.

Gianni PAGLIARINI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell’esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 10.10.


SEDE CONSULTIVA


Mercoledì 13 giugno 2007. – Presidenza del presidente Gianni PAGLIARINI.

La seduta comincia alle 14.15.

Modernizzazione delle Amministrazioni pubbliche.
Nuovo testo C. 2161 Governo.
(Parere alla I Commissione).
(Seguito dell’esame e conclusione – Parere favorevole con condizione).

La Commissione prosegue l’esame del provvedimento in oggetto, rinviato, da ultimo, nella seduta antimeridiana.

Gloria BUFFO (SDpSE) esprime perplessità in ordine a diversi profili del provvedimento in esame: innanzitutto, evidenzia la carenza della copertura finanziaria e ritiene che alcune disposizioni invadano le competenze costituzionalmente garantite di regioni e autonomie locali. Esprime altresì forti riserve sull’istituzione di una Commissione indipendente pletorica, costosa e pervasiva, che, inoltre, appare in contrasto con il citato Memorandum siglato tra Governo e parti sociali. Auspica pertanto che la proposta di parere del relatore tenga conto di questi rilievi critici.

Donata LENZI (Ulivo), pur riconoscendo che le disposizioni di cui all’articolo 11 avrebbero meritato maggiore approfondimento, ritiene che il principio di una valutazione indipendente e operata da soggetti terzi debba essere fatto salvo. Osserva infatti che l’attribuzione di funzioni di valutazione ad organismi composti da rappresentanti datoriali e sindacali, già sperimentata in passato, si è rilevata inefficace. Ritiene inoltre che questo tema avrebbe forse dovuto essere affrontato nell’ambito dei recenti provvedimenti volti a tutelare i consumatori, essendo la capacità di dare risposta ai bisogni e alle richieste degli utenti un criterio fondamentale di valutazione della qualità della pubblica amministrazione.

Augusto ROCCHI (RC-SE) ribadisce di ravvisare una palese contraddizione tra il già ricordato Memorandum e il provvedimento in esame. Invita pertanto il relatore a predisporre una proposta di parere che contenga un’ipotesi di soluzione di tale contraddizione.

Gianni PAGLIARINI, presidente, propone una sospensione della seduta per consentire al relatore di formulare una proposta di parere che tenga conto di quanto emerso nel corso del dibattito. Precisa che la seduta riprenderebbe al termine dell’audizione informale all’ordine del giorno.

La Commissione concorda.

La seduta, sospesa alle 14.30, è ripresa alle 15.05.

Teresa BELLANOVA (Ulivo), relatore, illustra una proposta di parere favorevole con condizione (vedi allegato 1).

Augusto ROCCHI (RC-SE) dichiara di condividere la condizione contenuta nella proposta di parere del relatore, ma ravvisa una contraddizione tra questa condizione e la parte della premessa in cui si afferma di ritenere «utile un sistema di valutazione affidato ad una autorità terza». Tale premessa, infatti, si pone in contrasto con quanto previsto dal citato Memorandum.

Emilio DELBONO (Ulivo) dichiara di essere in disaccordo con le osservazioni formulate, da ultimo, dal collega Rocchi, ritenendo che le premesse della proposta di parere del relatore siano in perfetta sintonia con il Memorandum, il quale evidenzia la necessità dell’attività di valutazione e non esclude affatto che essa possa essere affidata ad una autorità terza. Osserva altresì che le perplessità sul provvedimento in esame riguardano lo strumento della Commissione indipendente e non le finalità che tale strumento persegue: non vi è pertanto contraddizione, a suo avviso, tra lo stralcio dell’articolo 11 e il giudizio favorevole sull’attribuzione a una autorità terza del compito di valutare l’azione della pubblica amministrazione.

Augusto ROCCHI (RC-SE) precisa di non essere affatto contrario all’introduzione di sistemi di valutazione. Ritiene dunque che si potrebbe, per venire incontro alle considerazioni del deputato Delbono, sostituire la premessa in questione con l’esatta citazione di quanto previsto, al riguardo, nel citato Memorandum.

Donata LENZI (Ulivo), rivolta al deputato Rocchi, osserva che il Parlamento non deve limitarsi a recepire pedissequamente quanto concordato tra Governo e parti sociali.

Gloria BUFFO (SDpSE) dichiara di apprezzare la sostanza della proposta di parere del relatore, condividendo pienamente la condizione ivi contenuta. Esprime peraltro perplessità in ordine al riferimento ad una «autorità» terza per la valutazione della pubblica amministrazione, contenuto nelle premesse, in quanto teme che esso possa essere interpretato come un invito all’istituzione di una nuova autorità amministrativa indipendente, alla quale sarebbe fermamente contraria. Suggerisce infine l’opportunità di riformulare questa parte della premessa, facendo salvo il principio della valutazione, ma affidandola, anziché ad una autorità terza, ad un «organo autonomo e rappresentativo».

Alberto BURGIO (RC-SE), collegandosi ai rilievi del collega Delbono, osserva che, a suo avviso, nessun componente della Commissione sottovaluta l’importanza di modernizzare e rendere più efficiente la pubblica amministrazione, ma ritiene che tale obiettivo non possa essere conseguito intervenendo solo sui dipendenti pubblici. Con riferimento poi alle considerazioni del deputato Lenzi, dichiara di essere estremamente sensibile al tema delle prerogative e dell’autonomia del Parlamento, ma, proprio per questo, ritiene che si debba evitare, ove possibile, di attribuire ad autorità indipendenti competenze che del Parlamento sono proprie.

Emilio DELBONO (Ulivo) desidera precisare che il riferimento ad una «autorità terza» significa che, all’interno di questo organismo, non è necessario prevedere la presenza delle organizzazioni sindacali. Le perplessità sullo strumento individuato all’articolo 11 del disegno di legge in esame, infatti, non fanno venir meno l’esigenza di una valutazione indipendente ed oggettiva dell’attività della pubblica amministrazione.

Augusto ROCCHI (RC-SE) ringrazia il collega Delbono per la precisazione, ma sottolinea che le sue considerazioni sono in contrasto con quanto previsto nel Memorandum siglato da Governo e parti sociali, in base al quale la materia della valutazione è rimessa alle parti contrattuali.

Emilio DELBONO (Ulivo) respinge l’interpretazione del Memorandum prospettata dal collega Rocchi.

Gianni PAGLIARINI, presidente, sottolinea innanzitutto che la finalità del provvedimento in esame, consistente nel rendere più moderna ed efficace la pubblica amministrazione, è unanimemente condivisa. Rileva altresì che nella condizione contenuta nella proposta di parere del relatore si fa riferimento allo stralcio dell’articolo 11, e non alla sua soppressione, proprio ad indicare che il problema della valutazione delle amministrazioni pubbliche deve essere in ogni caso affrontato. Precisa quindi che l’autorità in questione, comunque la si configuri, sarà chiamata a valutare non già l’operato dei singoli dipendenti, bensì la qualità dei servizi erogati dalla pubblica amministrazione. Sospende quindi brevemente la seduta, per consentire al relatore di valutare l’opportunità di una riformulazione della sua proposta di parere, sulla base di quanto emerso dalla discussione.

La seduta, sospesa alle 15.40, è ripresa alle 15.45.

Teresa BELLANOVA (Ulivo), relatore, illustra una nuova proposta di parere, volta a recepire le osservazioni formulate dai colleghi in ordine alla sua precedente proposta (vedi allegato 2).

Simone BALDELLI (FI) evidenzia la contraddittorietà della nuova proposta di parere del relatore, la quale, da un lato, sottolinea l’utilità di una valutazione di efficacia ed efficienza dei servizi pubblici affidata a un organismo autonomo e, dall’altro, propone lo stralcio dell’articolo 11. Annuncia pertanto, anche a nome del suo gruppo, voto contrario sulla citata proposta di parere. Rileva altresì che il Ministro Nicolais è riuscito, con il provvedimento in esame, a deludere maggioranza, opposizione e sindacati. Ribadisce infine di ritenere che la strada maestra per dare soluzione al problema dell’efficienza delle pubbliche amministrazioni passi attraverso la valorizzazione del ruolo dei dirigenti.

Federica ROSSI GASPARRINI (Pop-Udeur), pur ritenendo che la soppressione dell’articolo 11 sarebbe preferibile al suo stralcio, annuncia voto favorevole sulla nuova proposta di parere del relatore.

Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere del relatore come riformulata.

La seduta termina alle 15.50.


AUDIZIONI INFORMALI


Audizione di rappresentanti della Confederazione COBAS circa le motivazioni della protesta in corso per i diritti sindacali.

L’audizione informale è stata svolta dalle 14.30 alle 15.05.

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Il Diario del Lavoro

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